Se stai organizzando la tua prossima vacanza in Argentina, ti consigliamo di leggere con attenzione le informazioni utili che riportiamo in questa pagina in modo da affrontare il viaggio con la giusta preparazione e consapevolezza.

Quando andare in Argentina: il periodo migliore.

Per capire qual è il periodo migliore per andare in Argentina bisogna prima di tutto ricordarsi che il paese si trova nell’altro emisfero: quindi le stagioni sono invertite rispetto alle nostre. I mesi ideali per mettersi in viaggio sono i seguenti:

  • dicembre, gennaio e febbraio, per esplorare le regioni del sud, compresa la Patagonia e la Terra del Fuoco;
  • aprile e maggio, per vedere le cascate dell’Iguazú in tutto il loro splendore perché alimentate dal fiume in piena (in questo periodo, le Ande tornano ad essere accessibili);
  • giugno, luglio e agosto, per i trekking sulle Ande;
  • ottobre e novembre, per visitare la quasi totalità del paese

La vastità del territorio, l’ampiezza in termini di latitudine e le differenze di quota (dai 105 mt sotto il livello del mare della Laguna del Carbòn ai 6952 mt sopra il livello del mare del Cerro Aconcagua, la montagna più alta delle Americhe) determinano una considerevole varietà di climi nel paese, con estremi che vanno dal subtropicale a nord al subpolare nell’estremo sud.

Il nord è caratterizzato da estati molto calde ed umide, inverni miti e secchi e periodi di forte siccità; il centro da estati calde periodicamente sconvolte dai temporali (che nella parte occidentale del paese danno origine a terribili grandinate) ed inverni freschi. Nelle regioni meridionali, le estati sono calde e gli inverni molto freddi, con pesanti nevicate specialmente nelle zone montagnose. Le aree più elevate, a tutte le latitudini, sperimentano condizioni più rigide.

L’Argentina è spazzata da venti sia freddi (come il Pampero che soffia sulle pianure della Patagonia e della Pampa), sia caldi (come lo Zonda che scende direttamente dalle Ande privato dell’umidità e, con le sue raffiche fino a 120 km/h, spesso alimenta incendi sconvolgenti). Quando soffia lo Zonda (giugno-novembre), tempeste di neve (viento blanco) si verificano alle maggiori altitudini.

Il fenomeno meteorologico della Sudestada, tipicamente argentino – è associato ad un sistema di bassa pressione invernale. La Sudestada solitamente modera le temperature fredde, ma porta con sé piogge molto forti, mari agitati ed inondazioni costiere; è più comune nel tardo autunno ed in inverno, lungo le coste centrali e nell’estuario del Rio de la Plata.

Situazione politica attuale.

L’Argentina è una repubblica federale dove non sono attualmente segnalate particolari criticità dal punto di vista della sicurezza e del terrorismo. In ogni caso, restano alti i rischi legati alla microcriminalità soprattutto nelle aree urbane (in particolar modo a Buenos Aires e provincia).

Prima di mettervi in viaggio, vi invitiamo a visitare il sito del Ministero degli Esteri www.viaggiaresicuri.it al fine di ottenere informazioni aggiornate.

Visti, permessi ed aspetti legali.

Permessi di trekking.

I permessi di trekking sono per lo più a carico di Guide Star Mountain, almeno per quanto riguarda l’accesso ai parchi: per l’ascensione alle cime, invece, se i permessi sono o meno a carico dell’organizzazione è specificato nel relativo programma di viaggio.

Documentazione necessaria per l’ingresso nel paese.

Per recarsi in Argentina non occorrono visti preventivi. Il passaporto deve avere almeno 6 mesi di validità ed il visto che viene apposto gratuitamente all’ingresso nel paese ha 3 mesi di validità.

Formalità valutarie e doganali.

I viaggiatori che arrivano in Argentina con denaro contante o strumenti monetari in valuta straniera o locale per valori uguali o superiori a 10.000 US$ (5.000 US$ per minori di 16 anni) devono presentare una dichiarazione scritta alle Autorità doganali. È consentito uscire dal paese con valuta straniera in contanti o metalli preziosi per un valore inferiore a 10.000 US$ (5.000 US$ per minori di 16 anni). Il possesso di valuta locale per importi equivalenti o superiori deve essere dichiarato all’autorità doganale.

Non è consentito trasportare cibi, a meno che non si tratti di liofilizzati sottovuoto per le spedizioni. I controlli aeroportuali sono severi e spesso le vivande portate da casa finiscono sulla tavola dei gendarmi.

Normativa locale relativa all’uso e/o allo spaccio di droga.

Sono previste pene severe per trafficanti e/o spacciatori (stranieri ed argentini), mentre il consumo personale non è punito. La competenza in materia è a regime federale, con l’obbligo da parte argentina di comunicare alle Rappresentanze Consolari l’arresto di un loro cittadino.

Normativa locale relativa agli abusi sessuali ed alle violenze contro i minori.

ll codice penale locale prevede pene severe per chi promuove o facilita la prostituzione o la corruzione di minorenni. Ricordiamo che coloro che commettono all’estero reati contro i minori (abusi sessuali, sfruttamento o prostituzione) vengono perseguiti al loro rientro in Italia sulla base delle leggi in vigore nel nostro paese.

Denaro.

Moneta locale.

La moneta locale è il Pesos Argentinos (1 € = ca. 42,76 Pesos argentini al 03/12/2018).

Valute accettate e cambi.

Per quanto riguarda le operazioni di cambio all’aeroporto, è possibile acquistare pesos all’arrivo per un totale non superiore all’equivalente di 500 US$ al tasso di cambio ufficiale del giorno.

Gli Euro nel paese sono accettati, ma – soprattutto nelle località turistiche – il tasso di cambio è piuttosto discrezionale: sconsigliamo quindi di cambiare presso gli hotel. Meglio farlo a Buenos Aires dove sono presenti numerosi “Banco” e, quindi, maggiori possibilità di trovare tassi favorevoli. È altresì possibile cambiare valuta ad El Calafate presso il locale Banco de Tierra del Fuego che si trova in centro: qui c’è anche un bancomat dove si può prelevare moneta locale.

In tutte le grandi città del paese, esiste una rete molto diffusa di sportelli bancari automatici per il prelievo di moneta locale con carta bancomat o di credito anche straniera.

Carte di Credito e Traveller Cheques.

I traveller cheques sono comodi, ma non indispensabili e spesso vengono cambiati con trattenute di commissioni inventate lì per lì. Le carte di credito sono accettate malvolentieri e, quando usate, comportano spesso una maggiorazione del prezzo (illegale, ma inevitabile) del 10%.

Lingua.

Le lingua ufficiale dell’Argentina è lo Spagnolo, ma vengono parlati anche il Quechua, il Guarani ed il Araucanian.

Chiamate telefoniche.

Per le chiamate dall’Argentina verso l’Italia il prefisso è +39. Per le chiamate dall’Italia verso l’Argentina il prefisso è +54.

Nei centri abitati esistono luoghi di telefonia pubblica (locutori) molto efficienti. Per chiamare dall’Italia, sono disponibili carte telefoniche internazionali prepagate (tipo la Welcome della TIM) che permettono di effettuare chiamate verso l’Argentina a tariffe agevolate. I cellulari italiani difficilmente funzionano nel paese, fatti salvi alcuni tri-band e satellitari: tuttavia, consigliamo di utilizzare i telefoni fissi in quanto le tariffe sono molto economiche.

Fuso orario.

L’Argentina è 4 ore indietro rispetto all’Italia (5 quando da noi vige l’ora legale).

Elettricità.

In Argentina viene erogata corrente alternata a 220 Volt. Anche se, il più delle volte, le prese elettriche sono identiche a quelle italiane e gli alberghi dispongono di trasformatori ed adattatori, consigliamo comunque di munirsi di opportuno adattatore per prese a spina di tipo I.

Aspetti sanitari.

Per entrare in Argentina non sono obbligatorie vaccinazioni particolari: si consiglia comunque la vaccinazione contro la febbre gialla qualora si intenda visitare la zona delle cascate di Iguazù e soggiornarvi per più di 15 giorni. La febbre dengue è endemica nel paese, ma il rischio di contagio è alto solo nella stagione estiva a causa delle temperature elevate (d’inverno il rischio è minimo). Si segnalano casi isolati di febbre emorragica nella zona rurale di Santa Fe’ e di tubercolosi nella circoscrizione consolare di Bahia Blanca. Nonostante il rischio di malaria sia quasi assente, a parte in alcune zone rurali, è bene premunirsi adottando le necessarie misure preventive contro le malattie trasmesse da puntura di zanzara. Nel 2016 si sono verificati numerosi casi di contagio da influenza H1N1.

Si consiglia pertanto di consultare il proprio medico prima di intraprendere il viaggio, anche in relazione ad un’eventuale vaccinazione e di prendere comunque le abituali precauzioni di igiene per evitare il contagio.

In Argentina, gli standard qualitativi delle strutture sanitarie – pubbliche e private – sono, nel complesso, soddisfacenti. L’assistenza a pagamento è di ottimo livello. Si raccomanda comunque di stipulare, prima della partenza, una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro paese).

Mance.

Lasciare la mancia in Argentina non è un obbligo, ma una consuetudine che si è diffusa con il dilagare del turismo. Una mancia del 10% può considerarsi equa per tutto il personale che vi assiste, come gli addetti ai tavoli di bar e ristoranti, i facchini degli hotel e gli autisti dei taxi, tanto per fare qualche esempio.

Come muoversi in Argentina.

In Argentina, gli stranieri possono guidare l’auto solo se in possesso di patente internazionale e se hanno stipulato apposita polizza assicurativa temporanea in loco.

Un modo molto pratico per spostarsi nelle città è il taxi: ma attenzione, soprattutto a Buenos Aires ci sono molti impostori che si spacciano per tassisti e non lo sono! Esiste una valida alternativa al classico servizio pubblico di taxi, il cosiddetto “remis”, un servizio privato facilmente reperibile in tutti i punti di transito passeggeri (aeroporti, terminal degli autobus, stazioni, etc….). I remis sono vetture senza segni di riconoscimento particolare (i taxi sono neri con il tetto giallo) e senza tassametro (i prezzi si concordano prima di cominciare la corsa). Si prenotano telefonicamente o nelle apposite “remiseríe”.

Ci sono poi gli autobus, piuttosto economici, sia urbani che a lunga percorrenza (una rete unisce le città principali del paese) e – solo a Buenos Aires – la Metro (Subte), rapida ed a buon mercato. Esiste anche la possibilità di spostarsi con la linea ferroviaria: segnaliamo che sono in esercizio numerose ferrovie turistiche a vapore (ferrovie storiche).

Bagaglio per il viaggio in aereo.

Generalmente, per il bagaglio da caricare sull’aereo, valgono le seguenti prescrizioni (a prescindere dalla destinazione), ma possono verificarsi variazioni a seconda della compagnia aerea. Qualora ci siano indicazioni particolari da seguire, sarà nostra cura specificarle in ogni programma di viaggio (che vi preghiamo di leggere sempre con attenzione).

In linea di massima la valigia da stiva non deve superare i 20 kg di peso, il bagaglio a mano (se possibile, usate lo zaino) non deve superare i 5 kg di peso. Il peso in eccedenza dei bagagli si paga (profumatamente) in aeroporto.

Ricordate sempre di mettere su ogni bagaglio il vostro nome, l’indirizzo ed il numero di telefono e di pesare con cura i bagagli prima di partire.