Viaggiare sull’Altipiano Andino significa zigzagare tra i confini di ben quattro paesi differenti: Bolivia, Perù, Cile ed Argentina. Se stai pensando di vivere questa fantastica avventura, ti consigliamo di leggere con attenzione le informazioni utili che riportiamo in questa pagina in merito a Cile, Bolivia e Perù in modo da affrontare il viaggio con la giusta preparazione e consapevolezza. Per quanto riguarda l’Argentina, invece, le informazioni utili le trovi qui

Quando andare sull’Altipiano Andino: il periodo migliore.

Il periodo migliore per visitare l’Altipiano Andino, come per la quasi totalità delle mete dell’emisfero australe, è quello che corrisponde più o meno al nostro inverno.

Il clima in generale è freddo (da umido a semiarido ed anche arido); le temperature medie annue variano dai 3° C nei pressi della catena montuosa occidentale ai 12° C nei pressi del lago Titicaca. L’escursione termica è molto ampia (12/24° C di massima fino a -20° C di minima). A Salta, Jujuy ed Atacama, per esempio, di giorno si può stare tranquillamente in maniche corte; la notte, invece, le temperature precipitano sotto lo zero anche di una decina di gradi. Le temperature più fredde si registrano nella parte sud-occidentale dell’Altipiano durante i mesi di giugno e luglio (che corrispondono all’inverno australe).

Il ciclo stagionale delle precipitazioni è marcato, con la stagione delle piogge concentrata tra dicembre e marzo; il resto dell’anno tende ad essere molto asciutto, fresco, ventoso e soleggiato. Tra aprile e settembre, soprattutto al nord, può scendere la neve, ma il fenomeno non è poi così comune (da una a cinque volte l’anno).

Situazione politica attuale.

Bolivia, Perù e Cile sono mete sicuramente tranquille dal punto di vista del rischio terrorismo, ma afflitte da episodi di microcriminalità (soprattutto in Bolivia e Cile).

Recentemente, la Bolivia è scossa da diverse manifestazioni politiche, con possibili improvvisi scioperi, blocchi stradali, ferroviari ed aeroportuali. In Cile, è opportuno non avventurarsi a nord nelle zone di confine con Bolivia e Perù ed in quelle montagnose al confine con l’Argentina, se non accompagnati da una guida locale, a causa della presenza di campi minati (comunque debitamente segnalati).

Prima di mettervi in viaggio, vi invitiamo a visitare sempre il sito del Ministero degli Esteri www.viaggiaresicuri.it al fine di ottenere informazioni aggiornate.

Visti, permessi ed aspetti legali.

Permessi di trekking.

I permessi di trekking sono per lo più a carico di Guide Star Mountain, almeno per quanto riguarda l’accesso ai parchi: per l’ascensione alle cime, invece, se i permessi sono o meno a carico dell’organizzazione è specificato nel relativo programma di viaggio.

Documentazione necessaria per l’ingresso nei paesi.

Per ciascuno dei tre paesi è necessario il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi al momento dell’ingresso; per precauzione, è bene avere anche il biglietto di andata e ritorno. Il visto di ingresso non è necessario:

  • in Bolivia, fino a tre mesi di permanenza nel paese;
  • in Cile, fino a tre mesi di permanenza nel paese, ma solo per motivi turistici;
  • in Perù, fino a 183 giorni di permanenza nel paese.

Formalità valutarie e doganali.

In Bolivia ed in Cile va dichiarato alla dogana l’ingresso di valuta superiore a 10 mila dollari statunitensi (o equivalente in altra moneta). In Perù, invece, non esistono restrizioni valutarie all’ingresso nel paese.

Denaro.

Moneta locale.

La moneta locale della Bolivia è il Boliviano (1 € = ca. 7,82 Boliviani al 03/12/2018). La moneta locale del Cile è il Peso Cileno (1 € = ca. 775,41 Pesos cileni al 03/12/2018). La moneta locale del Perù è il Nuovo Sol (1 € = ca. 3,80 Soles al 03/12/2018).

Valute accettate e cambi.

In Bolivia si trovano parecchi uffici cambio, ma non tutti sono legali (bisogna controllare sempre che abbiano la licenza appesa al muro): in linea di massima, un po’ come accade in tutto il Sud America, è più facile cambiare i Dollari statunitensi che gli Euro.

In Cile, la valuta straniera (meglio se sono US$) può essere liberamente cambiata in tutto il paese ed il Peso è convertibile in ogni moneta.

In Perù, l’Euro viene cambiato solo in alcune filiali bancarie, anche se il cambio non è quasi mai favorevole. Il Dollaro USA è valuta corrente anche per le transazioni commerciali e viene accettato quasi ovunque. Si consiglia di effettuare i cambi esclusivamente nelle banche o nelle agenzie di cambio, al fine di evitare il rischio di ricevere banconote false dai cambisti ambulanti.

Carte di Credito.

In Bolivia ed in Cile, almeno nei grandi centri urbani, sono accettate tutte le principali carte di credito (VISA, Mastercard, Diners, American Express) ed è possibile prelevare denaro contante.

In Perù, la VISA è la carta di credito più accettata (buona accoglienza anche per Mastercard e Diners). Nelle grandi città è possibile prelevare contanti presso i numerosi sportelli bancomat.

Lingua.

La lingua ufficiale di ciascuno dei tre paesi è lo spagnolo.

In Bolivia sono ufficiali anche le lingue relative alle 36 nazionalità originarie; tra queste ultime, le più diffuse sono l’aymará ed il quechua. Nelle regioni dell’entroterra peruviano, le popolazioni parlano il quechua; in quelle del sud, invece, l’aymara.

Chiamate telefoniche.

Per le chiamate da Bolivia, Cile e Perù verso l’Italia il prefisso è +39. Per le chiamate dall’Italia:

  • verso la Bolivia il prefisso è +591;
  • verso il Cile il prefisso è +56;
  • verso il Perù il prefisso è +51.

Fuso orario.

La Bolivia è 5 ore indietro rispetto all’Italia (6 quando in Italia vige l’ora legale). Tra settembre ed aprile, in Cile è in vigore l’ora legale locale. Durante tale periodo la differenza oraria con l’Italia è di -4 ore, -6 ore quando in Italia vige l’ora legale e -5 ore nel resto dell’anno. Il Perù è 6 ore indietro rispetto all’Italia (7 quando in Italia vige l’ora legale).

Elettricità.

In Bolivia la tensione della rete elettrica è 220/230V e la frequenza 50Hz. Sono in uso spine di tipo A (USA a 2 contatti) e C (europea a 2 poli). In Cile la tensione della rete elettrica è 220V e la frequenza 50Hz. Sono in uso spine di tipo C (europea a 2 poli) ed L (italiana a 3 poli). In Perù la tensione della rete elettrica è 220V e la frequenza 60Hz. Sono in uso spine di tipo A (USA a 2 poli) e C (europea a 2 poli).

Aspetti sanitari.

Vaccinazioni.

In generale, non esistono obblighi vaccinali per questi paesi. In ogni caso, è bene sapere che:

  • in Bolivia è obbligatoria la vaccinazione per la febbre gialla per tutti i viaggiatori provenienti/che hanno transitato da/in paesi a rischio di trasmissione della malattia (è comunque un vaccino raccomandato per chi deve recarsi nel paese);
  • per recarsi in Cile è consigliata, previo parere medico, la vaccinazione contro l’epatite A vista la frequenza di casi registrati;
  • per recarsi in Perù sono consigliate, previo parere medico, le vaccinazioni contro febbre gialla, epatite di tipo A ed epatite di tipo B (endemiche nelle zone andino-amazzoniche).

Strutture sanitarie.

Pur con qualche differenza, la situazione sanitaria è abbastanza simile in tutti e tre i paesi. Carenti rispetto agli standard europei le strutture pubbliche (fatte salve rare eccezioni): di migliore qualità invece quelle private, ma carissime.

Diffusi i medicinali di più largo consumo nei grandi centri urbani, comunque difficilmente reperibili nelle zone rurali: raramente disponibili quelli destinati a terapie specifiche (attenzione anche al mercato dei farmaci adulterati e falsificati).

Nel caso di ricoveri d’emergenza, occorre evitare ove possibile le trasfusioni di sangue poiché mancano controlli accurati e c’è il rischio di contrarre malattie serie. Si consiglia in ogni caso di munirsi di adeguata assicurazione che copra ogni tipo di intervento (assistenza/cure in loco, farmaci, ricovero, interventi), nonché il trasporto d’urgenza negli Stati Uniti o in Europa per prestazioni che non possano essere eseguite in loco.

Avvertenze e consigli utili.

A prescindere dal paese di destinazione, è opportuno osservare le seguenti precauzioni:

  • non bere acqua corrente e disinfettare sempre bene frutta e verdura poiché possono essere contaminati da batteri, virus e parassiti veicolo di infezioni o malattie più serie quali epatite, dissenteria e tifo (in Perù si registrano anche focolai di colera in estate);
  • per lo stesso motivo, non assumere latte e/o bevande di produzione locale ed evitare di aggiungere ghiaccio;
  • munirsi di una buona scorta di farmaci di uso personale;
  • proteggersi con repellenti cutanei e zanzariere e, nel caso specifico del “chagas” (una grave parassitosi), non pernottare in abitazioni fatiscenti con crepe nei muri e con soffitti e tetti di paglia (habitat ideale per il riprodursi del parassita vettore);
  • in caso di escursioni sull’altipiano e sulle montagne, salire di quota con cautela per permettere al corpo di abituarsi all’altitudine (insonnia, mal di testa e nausea sono campanelli d’allarme del cosiddetto “mal di montagna”) ed utilizzare creme solari ad alto fattore di protezione per evitare bruciature ed eritemi solari;
  • stipulare prima della partenza una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario (o il trasferimento in altro paese) del paziente.

Mance.

Pur non essendo obbligatorio, lasciare una mancia al personale di servizio degli alberghi, a chi serve al tavolo nei ristoranti, agli autisti, alle guide ed ai facchini è sempre consigliato. Talvolta il servizio è già compreso nel conto.

In ogni caso in Cile ed in Perù è buona norma calcolare una mancia pari al 10-15% del conto; in Perù, è bene aggiungere un importo pari a 5 dollari USA per le guide e 2 per gli autisti.

Come muoversi.

In Bolivia, la rete ferroviaria è pressoché inesistente. Esistono compagnie aeree locali che assicurano collegamenti interni tra le principali città del paese. La rete stradale è solo in minima parte asfaltata ed autobus e pulmini sono spesso in condizioni di manutenzione molto precarie: nonostante ciò, il miglior modo per godersi la Bolivia è viaggiare con i mezzi pubblici. Meglio scegliere gli autobus turistici (sono più nuovi e tenuti meglio) oppure quelli delle compagnie private più importanti e conosciute.

Anche in Cile lo stato di manutenzione del manto stradale è assai precario ed insufficiente rispetto al crescente volume del traffico; mancano per lo più le spallette protettive ed il traffico di mezzi pesanti in città può creare ingorghi e rischi di incidente. La percorribilità della dorsale “panamericana” e delle nuove autostrade urbane della capitale però è buona. Il mezzo più diffuso per spostarsi nel paese è senz’altro l’autobus (ci sono compagnie private e pubbliche, bus a breve e lunga percorrenza, urbani, suburbani ed interurbani); rispetto ai mezzi boliviani, quelli cileni sono molto più confortevoli e sicuri.

I viaggi all’interno del Perù si possono effettuare:

  • in aereo (linee nazionali interne);
  • in automobile (taxi collettivi o vettura a noleggio). Sono valide sia la patente italiana che quella internazionale e, per guidare, bisogna munirsi di polizza assicurativa locale temporanea;
  • in pullman. I bus turistici a lunga percorrenza sono dotati di ogni comfort (un po’ meno quelli urbani, per lo più strapieni e sempre in ritardo);
  • in treno (esiste una linea ferroviaria che arriva sino in Bolivia, ma la più utilizzata è quella tra Cusco e Aguas Caliente);
    via acqua (battelli e navi sia al Lago Titicaca che sul Rio degli Amazzoni).

Ma attenzione! Per i viaggi via terra a bordo di veicoli, vale lo stesso discorso fatto per Cile e Bolivia: rete stradale in stato precario e scarsa manutenzione dei mezzi.

Bagaglio per il viaggio in aereo.

Generalmente, per il bagaglio da caricare sull’aereo, valgono le seguenti prescrizioni (a prescindere dalla destinazione), ma possono verificarsi variazioni a seconda della compagnia aerea. Qualora ci siano indicazioni particolari da seguire, sarà nostra cura specificarle in ogni programma di viaggio (che vi preghiamo di leggere sempre con attenzione).

In linea di massima la valigia da stiva non deve superare i 20 kg di peso, il bagaglio a mano (se possibile, usate lo zaino) non deve superare i 5 kg di peso. Il peso in eccedenza dei bagagli si paga (profumatamente) in aeroporto.

Ricordate sempre di mettere su ogni bagaglio il vostro nome, l’indirizzo ed il numero di telefono e di pesare con cura i bagagli prima di partire.