Trekking in Italia… ma anche sci, arrampicata, alpinismo, mountain bike…

Come abbiamo detto, il nostro intento è quello di accompagnarvi verso le destinazioni più suggestive del nostro paese ove praticare le discipline sportive che più amate.

Avete deciso di partire con noi per una vacanza all’insegna delle attività all’aria aperta alla scoperta delle bellezze paesaggistiche italiane? Per prima cosa, vi suggeriamo di fare un bell’inventario di tutto ciò che dovete mettere in valigia prima di mettervi in viaggio: in proposito, vi invitiamo a leggere attentamente le informazioni ed i consigli utili che forniamo sulla “Vita da trekking”.

Le Dolomiti.

Le Dolomiti: un vero e proprio capolavoro di madre natura che si tinge di rosa intenso soprattutto all’alba ed al tramonto, quando i raggi del sole picchiano obliqui sulle loro strutture verticali. È allora che il miracolo si compie, quando pale, guglie, torri, pinnacoli, denti e campanili scolpiti nel tempo dall’acqua, dal vento, dalla neve e dal ghiaccio, cambiano colore sprigionando un’autentica magia.

Le Dolomiti sono state dichiarate dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, non solo per la loro incantevole bellezza, ma anche per le loro peculiarità geologiche, botaniche e faunistiche.

Riuscite ad immaginare cosa significa praticare la disciplina sportiva che più vi piace in un contesto paesaggistico così sublime ed unico al mondo? Scalatori, alpinisti, sciatori ed escursionisti di tutto il pianeta raggiungono ogni anno questi luoghi spettacolari (che noi abbiamo la fortuna di avere qui, proprio a due passi) per dedicarsi alle loro passioni tra malghe e rifugi, pascoli e laghi, su cime innevate e ghiacciai d’inverno e su prati, sentieri, vie ferrate e percorsi alpini d’estate.

Le Alte Vie Alpine e gli Appennini.

L’Italia è anche alta montagna e nei nostri programmi di viaggio non possono mancare classiche mete come le alte vie alpine (a cavallo tra Val D’Aosta, Svizzera e Francia) e gli Appennini (in particolare, quelli abruzzesi).

Le attività che proponiamo comprendono molte discipline su neve e ghiaccio come le traversate con le pelli, lo scialpinismo e lo sci fuoripista. Sono tutti programmi riservati ad escursionisti esperti ed allenati che ben padroneggiano queste tecniche sciistiche (occorre essere BSA cioè Buoni Sciatori Alpinisti). Alcune tappe sono lunghe e con notevoli dislivelli: per questo motivo è indispensabile un ottimo spirito di adattamento e di collaborazione con i compagni di viaggio.

Le alte vie alpine e le ascese ai 4000 mt più famosi (per lo più sul Gruppo del Monte Bianco e sulle Alpi Bernesi) consentono di sciare nel cuore dei ghiacciai e salire vette spettacolari godendo contemporaneamente di panorami impressionanti; potrete dedicarvi a spericolate discese su ogni possibile tipo di neve ammirando i panorami ghiacciati più suggestivi di tutta la nostra penisola.

Anche in Abruzzo, abbiamo proposte che vi porteranno alla scoperta delle montagne simbolo di questa Regione. Con la “traversata alta” passerete per la vetta più importante degli Appennini (il Corno Grande, con i suoi 2912 mt), con la “rava della Giumenta bianca” nella Maiella giungerete in vetta al monte Amaro (dove vi aspetta una discesa di ben 1600 m) e vi faremo fare una sciata memorabile scendendo dal Monte Sirente attraverso il canale Maiori.

La Sardegna.

Altro ambiente spettacolare per lo sport outdoor è la Sardegna. Gli itinerari che proponiamo spaziano dall’arrampicata nel selvaggio Golfo di Orosei dove la roccia incontra il turchese profondo del mare, alla traversata costiera dei golfi di Arbatax e Orosei che amiamo definire “una settimana da cinghiali” per il suo inaspettato grado di difficoltà.

Il Golfo di Orosei è uno dei posti più belli ed impervi della Sardegna, incoronato da pareti di magnifico calcare grigio che si riflette sul mare: qui troverete vie di tutte le difficoltà e per tutti i gusti (monotiri, a più tiri e alpinistiche). Falesie, pareti rocciose che si affacciano sul mare o che si trovano addirittura all’interno di un’enorme caverna (la straordinaria falesia di Biddiriscottai) raggiungibili da spiagge magnifiche o attraverso sentieri che attraversano la selvaggia macchia mediterranea.

E nella macchia mediterranea si snoda anche il trekking del “Selvaggio Blu”, sospeso tra il mare più bello di tutto il Mediterraneo ed alte pareti rocciose: è una traversata senza punti d’appoggio in un paesaggio così spettacolare che persone con lunga esperienza di viaggi e spedizioni alpinistiche hanno trovato sorprendentemente affascinante ed unico. La filosofia di questo trekking è particolare: non solo camminare, ma anche trovare la strada giusta, i ricoveri naturali per trascorrere la notte (rigorosamente alla “belle etoile”, cioè senza tenda o ricovero), l’acqua nascosta delle poche sorgenti… insomma una vita da cinghiali! Ma è comunque Sardegna ed è estate: raggiungere calette isolate e deserte dove fare un tuffo sarà un’esperienza tanto ristoratrice quanto indimenticabile.

Il Finalese (Liguria).

L’entroterra del comune di Finale Ligure, noto come “il Finalese”, è ideale per praticare sport outdoor in tutte le stagioni: grazie al clima mite, alla prevalenza di giornate soleggiate ed alla varietà del paesaggio, il Finalese è una meta perfetta per climber, ciclisti ed escursionisti pronti per un trekking vista mare, un’escursione panoramica sui rilievi della costa, un’emozionante discesa in mountain bike o un’arrampicata in falesia, piuttosto che su una scogliera a picco sul mare.

Lasciate le spiagge, percorrendo strade e sentieri, ci si inoltra in un territorio aspro e selvaggio, caratterizzato dalla macchia mediterranea, da pareti a strapiombo che fanno venir voglia di scalare solo a guardarle e da innumerevoli grotte dove il passaggio dell’uomo preistorico è testimoniato dai reperti oggi conservati nel museo archeologico di Finale. Ma che il territorio sia ricco di storia più o meno recente, è testimoniato anche dai ruderi dei ponti romani che ancora oggi resistono all’usura del tempo sui sentieri del finalese e dai borghi che si incontrano nell’entroterra, con le loro case di pietra cotte dal sole e le loro mulattiere (le “crêuze de mä” celebrate da De Andrè nell’omonima canzone).