Se il Kenya è la vostra prossima destinazione, leggete attentamente le informazioni utili riportate di seguito per prepararvi ad affrontare il vostro viaggio in tutta comodità e sicurezza.

Quando andare in Kenya: il periodo migliore.

Il periodo migliore per andare in Kenya e godersi una rilassante vacanza al mare va da febbraio a marzo quando il clima è secco e mite. Per le avventure nei parchi naturali, invece, il momento giusto è da metà estate fino a settembre inoltrato. In particolare:

  • le giornate calde e secche di gennaio e febbraio sono perfette per i safari;
  • a marzo riprendono le grandi piogge stagionali che proseguono per tutto il mese di aprile fino a maggio (non è certo il periodo migliore per una vacanza in Kenya);
  • giugno segna la fine della stagione delle piogge ed offre lo spettacolo meraviglioso del risveglio della savana con la grande migrazione degli gnu;
  • luglio ed agosto, contraddistinti dal bel tempo, consentono di affrontare i safari più lunghi ed impegnativi, magari a bordo di mezzi 4×4;
  • settembre ed ottobre vedono la ripresa delle piogge, ma sono i mesi più adatti per visitare i parchi costieri, la Rift Valley e fare snorkeling ed immersioni;
  • a novembre e dicembre, il Kenya viene abbandonato quasi completamente dai turisti, ma le condizioni meteorologiche consentono ancora di fare trekking e safari, magari ammirando il ritorno in massa degli uccelli migratori.

Situazione politica attuale.

Recentemente, la riconciliazione tra maggioranza ed opposizione ha portato ad una generale distensione del clima politico e sociale nel paese: restano comunque significativi i rischi legati all’elevato livello di criminalità (soprattutto nei principali centri urbani) e la minaccia terroristica di matrice islamica. Prima di mettersi in viaggio, quindi, è bene visitare il sito del Ministero degli Esteri www.viaggiaresicuri.it al fine di avere sempre informazioni aggiornate.

Visti, permessi ed aspetti legali.

Permessi di trekking.

I permessi di trekking sono per lo più a carico di Guide Star Mountain, almeno per quanto riguarda l’accesso ai parchi: per l’ascensione alle cime, invece, se i permessi sono o meno a carico dell’organizzazione è specificato nel relativo programma di viaggio.

Visto Turistico.

Per l’ingresso in Kenya sono necessari il passaporto con validità residua di almeno sei mesi al momento della richiesta del visto, il biglietto aereo di andata e ritorno ed il visto turistico (costo diritti 50 US$ o 40 Euro) valido per un mese, tre mesi e rinnovabile fino a sei mesi. Il visto può essere ottenuto tramite procedure elettronica (accessibile al seguente indirizzo http://evisa.go.ke/evisa.html); in alternativa, può essere richiesto presso le Ambasciate kenyote accreditate nel paese di residenza ovvero direttamente in aeroporto.

Formalità valutarie e doganali.

È consentito importare liberamente valuta straniera fino ad un massimo di 10.000 US$ con apposita dichiarazione (oltre questo limite bisogna compilare apposito modulo per la Banca Centrale da consegnare al momento dell’entrata o dell’uscita dal Paese).

Divieto di esportazione.

È vietato esportare dal paese avorio, corno di rinoceronte, tartaruga marina, coralli, madrepore e pelli di rettili (il solo possesso di tali articoli costituisce reato ed è severamente punito). Per quanto riguarda l’esportazione di animali vivi, insetti, conchiglie e piante occorre richiedere apposito permesso.

Denaro.

Moneta locale.

La moneta locale è lo scellino keniota (1 € = ca. 116,50 scellini kenioti al 03/12/2018). La valuta può essere cambiata solo presso gli uffici autorizzati (banche, alberghi e uffici cambio).

Valute accettate.

Non è necessario essere in possesso di Dollari USA: gli Euro sono accettati ovunque e possono essere cambiati con la valuta locale con facilità.

Carte di Credito.

Le carte di credito più diffuse (Visa, MasterCard e Citibank) sono accettate in tutti i migliori alberghi, ristoranti e negozi: qualche difficoltà in più per le carte American Express e Diners. Fate attenzione però: le carte di credito elettroniche non vengono accettate.

Lingua.

La popolazione locale parla una miriade di dialetti, ma le lingue ufficiali del paese sono l’inglese e lo swahili. Nei grandi alberghi, il personale di norma parla l’inglese e, a volte, anche un po’ di italiano.

Chiamate telefoniche.

Per le chiamate dal Kenya verso l’Italia il prefisso è +39. Per le chiamate dall’Italia verso il Kenya il prefisso è +254.

Fuso orario.

Il Kenya è 3 ore avanti rispetto al meridiano di Greenwich, 2 ore avanti rispetto all’Italia ed 1 ora avanti quando in Italia vige l’ora legale.

Elettricità.

La corrente è erogata a 220-240 Volt, quindi adatta alla nostre apparecchiature elettriche. Le prese, però, sono di tipo inglese (triangolari e lamellari): è necessario quindi munirsi di adattatore.

Aspetti sanitari.

Per l’ingresso in Kenya, non è obbligatoria alcuna vaccinazione: è tuttavia consigliata, previo parere medico, una profilassi antimalarica. Le principali malattie endemiche diffuse nel paese sono amebiasi, giardia, parassitosi intestinale, tifo, epatite A, schigellosi, malaria e colera; quelle più rare, bilarzia e tripanosomiasi (malattia del sonno). L’incidenza di infezione da HIV (AIDS) è alta. La malaria è presente nella zona costiera, nelle aree prossime al Lago Vittoria ed in alcuni parchi, soprattutto durante la stagione delle piogge (marzo-giugno, ottobre-novembre) ed immediatamente dopo: si consiglia quindi di adottare misure preventive contro le punture di zanzara.

Per evitare infezioni gastro-intestinali è opportuno non mangiare cibi crudi (anche negli alberghi e nei ristoranti), bere solo bibite in bottiglia o acqua filtrata (senza aggiungere ghiaccio) ed evitare l’acquisto di cibi da strada.

Le strutture medico-ospedaliere keniote richiedono, ancora prima dell’accettazione, la garanzia di copertura delle spese di degenza (i costi per avere cure di livello europeo sono elevatissimi). Si raccomanda quindi di stipulare, prima della partenza, una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario.

Mance.

Teoricamente in Kenya la mancia non è obbligatoria, ma – di fatto – esiste un vero e proprio listino tacitamente riconosciuto per lasciare i giusti emolumenti al personale locale affinché non si rischi di “rimanere senza staff”. Indicativamente, le cifre “richieste” per ogni spedizione, da suddividere tra i partecipanti, sono le seguenti:

  • guide 70 US$;
  • assistenti guide 50 US$;
  • cuochi 50 US$;
  • facchini 30 US$ (cifra variabile in relazione al bagaglio).

Ovviamente, se qualcuno vuole lasciare qualcosa in più, ben venga! Visto il basso livello dei salari, la cosa sarà sicuramente gradita.

Come muoversi in Kenya.

Le linee del treno sono due, in partenza da Nairobi verso Mombasa e Kisumu. La soluzione ferroviaria è molto economica, ma i treni sono lenti (accumulano ritardi pazzeschi) e le carrozze fatiscenti (a meno che non si spenda qualcosa in più e si viaggi in prima classe).

Il pullman è il mezzo più economico per viaggiare in Kenya, ma non certo il più comodo dato il tremendo sovraffollamento dei mezzi.

Per quanto riguarda i collegamenti aerei, la Kenya Airways assicura voli regolari per Mombasa, Malindi e Kisumu. Esistono anche numerose compagnie private che consentono di raggiungere le riserve ad orari fissi o su prenotazione.

Noleggiare un’automobile con o senza autista è piuttosto facile. Ricordatevi che in Kenya si guida a sinistra ed è necessaria la patente internazionale.

Bagaglio per il viaggio in aereo.

Generalmente, per il bagaglio da caricare sull’aereo, valgono le seguenti prescrizioni (a prescindere dalla destinazione), ma possono verificarsi variazioni a seconda della compagnia aerea. Qualora ci siano indicazioni particolari da seguire, sarà nostra cura specificarle in ogni programma di viaggio (che vi preghiamo di leggere sempre con attenzione).

In linea di massima la valigia da stiva non deve superare i 20 kg di peso, il bagaglio a mano (se possibile, usate lo zaino) non deve superare i 5 kg di peso. Il peso in eccedenza dei bagagli si paga (profumatamente) in aeroporto.

Ricordate sempre di mettere su ogni bagaglio il vostro nome, l’indirizzo ed il numero di telefono e di pesare con cura i bagagli prima di partire.