Avete deciso di concedervi una vacanza in Marocco? Non rimarrete sicuramente delusi perché avete scelto una destinazione meravigliosa che renderà la vostra esperienza indimenticabile: ma leggete attentamente le informazioni utili riportate di seguito per prepararvi ad affrontare il viaggio in totale comodità e sicurezza.
Quando andare in Marocco: il periodo migliore.
Dire quale sia il periodo migliore per andare in Marocco è difficile. Ogni stagione offre i suoi vantaggi e ha una luce che le è propria. I viaggi in Marocco sono fattibili durante tutto l’arco dell’anno; tuttavia, la primavera e l’autunno sono le stagioni migliori per visitare le città imperiali (Fès, Meknès e Marrakech). Per le regioni sahariane, il periodo più adatto e quello tra ottobre e febbraio.
Il clima del Marocco cambia significativamente da una regione all’altra ed a seconda delle stagioni: tipicamente mediterraneo al nord, atlantico ad ovest e sahariano al sud. Solo le regioni litoranee sono temperate. L’escursione termica, nel corso della stessa giornata, può essere considerevole.
In inverno, il clima delle regioni montane del sud è spesso freddo ed umido (neve abbondante sull’Atlante). Occorre quindi equipaggiarsi di conseguenza, anche in considerazione del fatto che molti alberghi non sono riscaldati. La media annua di sole è di circa 8 ore al giorno presso Agadir, Fès, Marrakech e Ouarzazate. In queste città, la temperatura media è superiore ai 17° C.
Talvolta soffiano i venti di Scirocco come il Chergui, un vento dell’est secco e caldo che fa alzare le temperature. Sul confine del Sahara, dove imperversano venti secchi e caldi, la temperatura sale a volte sino a 45° C nel mese di agosto.
Situazione politica attuale.
Quando si visita un Paese di cultura e religione diversa è buona norma adottare le normali misure di rispetto e di cautela. Il Marocco rimane un Paese sostanzialmente tranquillo, visitato annualmente da centinaia di migliaia di turisti occidentali e dove vivono e lavorano numerosi europei. Sussiste tuttavia un rischio concreto di attentati terroristici di matrice islamica, come del resto evidenziato, in tutta la sua gravità, in occasione degli attentati di Casablanca del 16 marzo 2003. Un eventuale attentato potrebbe prendere di mira obiettivi “occidentali” o presunti tali: ristoranti e night-club dove si servono bevande alcoliche, negozi di note catene americane, luoghi frequentati da turisti, etc…
Gli episodi di criminalità sono in aumento, anche se quelli violenti a danno dei turisti rimangono ancora rari. Particolare attenzione si deve prestare in certi quartieri delle grandi città, specie Casablanca, e nei luoghi isolati (ad esempio boschi e spiagge), soprattutto nelle ore notturne e durante il mese del Ramadan. Non si segnalano comunque zone a rischio da evitare.
Prima di mettersi in viaggio, è comunque opportuno visitare il sito del Ministero degli Esteri www.viaggiaresicuri.it al fine di avere sempre informazioni aggiornate.
Visti, permessi ed aspetti legali.
Permessi di trekking.
I permessi di trekking sono per lo più a carico di Guide Star Mountain, almeno per quanto riguarda l’accesso ai parchi: per l’ascensione alle cime, invece, se i permessi sono o meno a carico dell’organizzazione è specificato nel relativo programma di viaggio.
Visto Turistico.
L’ingresso senza visto è consentito per soggiorni turistici di durata massima inferiore a tre mesi. È comunque sempre obbligatorio il passaporto in corso di validità.
Formalità valutarie e doganali.
È vietato uscire dal Marocco con Dirham (la moneta locale). Alla fine del vostro soggiorno, potete convertire in Euro o altra valuta straniera solo i Dirham acquistati in precedenza presentando le relative ricevute.
Normativa locale relativa all’uso e/o allo spaccio di droga.
Nel Nord del paese (regione del Rif) sono diffusi la coltivazione ed il commercio di droghe leggere: ma è assolutamente da evitare sia l’acquisto che il consumo di droga. La legislazione marocchina è particolarmente severa nei confronti di trafficanti e semplici possessori di hashish (anche in piccole quantità ad uso personale). Numerosi europei vengono tradotti in carcere ogni anno per reati di droga, con sentenze da scontare anche pesanti. Non è raro che l’acquirente sia denunciato alla Polizia dallo stesso venditore.
Normativa locale relativa agli abusi sessuali ed alle violenze contro i minori.
La legge locale punisce i rapporti sessuali extra-matrimoniali anche se tale disposizione viene raramente applicata. Gli alberghi – che non fanno alcuna difficoltà ad ospitare coppie europee non sposate – difficilmente accettano una coppia mista marocchino-europea senza certificato di matrimonio.
L’abuso su minori è generalmente punito con l’espulsione dello straniero e con la reclusione detentiva per i casi gravi. A seguito di recenti episodi di abuso su minori è cresciuta la pressione dell’opinione pubblica sulle autorità per una repressione più severa del “turismo sessuale”. Va ricordato che coloro che commettono all’estero reati contro i minori (abusi sessuali, sfruttamento e prostituzione) vengono perseguiti anche al loro rientro in Italia sulla base delle leggi in vigore nel nostro Paese.
Denaro.
Moneta locale.
La moneta locale è il Dirham marocchino (1 € = ca. 10,81 Dirham al 03/12/2018). È possibile ritirare denaro nelle banche con la propria carta di credito o direttamente agli sportelli Bancomat nelle grandi città.
Valute accettate.
Non è necessario essere in possesso di Dollari USA: gli Euro sono accettati ovunque e possono essere cambiati con la valuta locale con facilità.
Carte di Credito.
Le carte di credito sono generalmente accettate nei grandi alberghi, nei negozi, nei ristoranti, e, talvolta, anche nei souk (i tipici mercati marocchini).
Lingua.
Le lingue ufficiali del Marocco sono l’arabo e l’amazigh (il berbero). Correntemente parlato il francese, spagnolo ed italiano sono discretamente diffusi (a differenza dell’inglese).
Chiamate telefoniche.
Per le chiamate dal Marocco verso l’Italia il prefisso è +39. Per le chiamate dall’Italia verso il Marocco il prefisso è +212.
Fuso orario.
Il Marocco è un’ora indietro rispetto a Roma (due ore quando in Italia vige l’ora legale).
Elettricità.
Negli alberghi viene utilizzata la corrente alternata a 220 Volt con prese identiche a quelle in uso in Italia. Nelle località minori, invece, è più diffusa la corrente a 110 Volt con prese a due buchi.
Aspetti sanitari.
Nelle grandi città come Rabat e Casablanca, l’acqua corrente del rubinetto è potabile: è tuttavia consigliabile, specie fuori dai centri abitati, bere acqua in bottiglia senza aggiunta di ghiaccio. Buona norma è anche evitare di mangiare insaccati locali, frutti di mare crudi, verdura cruda, frutta non sbucciata e bere latte non pastorizzato. I disturbi gastro-intestinali sono assai frequenti, accompagnati da diarrea e/o vomito ed anche febbre. Si registrano casi di epatite e, più raramente, di tifo (malattie endemiche nel paese).
Si segnala una recrudescenza di casi di rabbia che hanno provocato un numero elevato di decessi nella popolazione locale, non solo rurale. Si raccomanda di contattare immediatamente un medico in caso di morsi o graffi da parte di animali, anche domestici. Qualora il periodo di permanenza si prolunghi, sono consigliate – previo parere medico – le vaccinazioni contro la rabbia (se si soggiorna in zone rurali dove si potrebbe venire a contatto con animali), l’epatite A e l’epatite B.
La situazione sanitaria del paese è nel complesso soddisfacente, anche se le strutture pubbliche non sono proprio a livello europeo. Nelle maggiori città esistono comunque cliniche private a pagamento adeguate per interventi semplici e/o urgenti. Il costo di un ricovero però può essere considerevole. Si consiglia pertanto di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, una polizza assicurativa internazionale che preveda – oltre alla copertura delle spese mediche – anche l’eventuale rimpatrio d’emergenza.
Nelle principali città si trovano medici di buon livello professionale: il servizio ambulanza, invece, risulta generalmente inadeguato. Le farmacie sono numerose e di norma ben fornite: è comunque consigliabile portare con sé medicinali di base quali aspirina, antistaminici, antisettico intestinale, disinfettante locale, materiale per fasciature, compresse sterili, cerotti, crema contro i colpi di sole, protettivo solare per corpo e labbra, disinfettanti per l’acqua, antidiarroici leggeri e pastiglie di destrosio per i colpi di stanchezza.
Mance.
È usanza, alla fine del viaggio, lasciare una mancia al personale locale: ma questa buona norma non costituisce, comunque, un obbligo.
Usanze e comportamenti.
Divieti e limitazioni.
Fatta eccezione per la grande moschea “Hassan II” di Casablanca, è vietato l’accesso nelle moschee a coloro che non professano la religione islamica. Durante il mese del ramadan, la qualità del servizio – anche nei migliori alberghi – può essere carente in coincidenza dell’interruzione serale del digiuno. Gli uffici ed i negozi seguono, durante questo periodo, un orario di apertura ridotto. Si segnala che l’omosessualità è considerata reato ed è quindi perseguibile.
L’ospitalità marocchina.
È molto più probabile sperimentare l’ospitalità dei marocchini piuttosto che il loro cattivo umore. In meno di un’ora, un marocchino vi inviterà di certo a discorrere davanti ad un caffè o ad un the: questo genere di invito è abituale e non deve destare sospetti.
Uno degli aspetti più piacevoli del Marocco è, infatti, il calore e l’apertura mentale dei suoi abitanti. “Offrite da mangiare e nutrite i vostri invitati anche se morite di fame”, dice il proverbio: ed i marocchini lo applicano alla lettera. Le convenienze, talvolta, sono sconcertanti. Nei paesi musulmani, è uso comune togliersi le scarpe se c’è un tappeto in casa: sarà dunque apprezzato se, anche voi, rispetterete questa usanza.
Fotografare le persone.
Premesso che chiedere il permesso alle persone che si vorrebbero fotografare è segno della più elementare educazione, vale la pena di tenere a mente in seguenti consigli. In città, i marocchini si lasciano facilmente fotografare, ma non è detto che sia lo stesso nelle campagne dove le donne e gli anziani rifiutano molto spesso di essere immortalati.
I berberi sono stati troppo spesso “bersagliati” in passato: è quindi importante ottenere il consenso degli abitanti prima di fare fotografie e saper rinunciare a qualche scatto se viene richiesto un pagamento, così da evitare di mercanteggiare. In molti casi, il vostro ospite potrà domandarvi uno scambio di foto, in modo che possiate mandargliene una copia al ritorno nel vostro paese.
Una vecchia usanza marocchina.
Certi viaggiatori occidentali in cerca di souvenir adorano mercanteggiare. Altri lo detestano. In ogni caso, l’atto del mercanteggiare è parte integrante della tradizione commerciale marocchina. Gli alberghi, i ristoranti ed i trasporti applicano abitualmente prezzi fissi, ma è d’uso contrattare nei souk. Anche le tariffe dei taxi possono essere negoziate.
Ognuno ha il suo metodo per contrattare. Il consiglio migliore che vi possiamo dare è di partecipare a tale processo e di trarne piacere. Astenersi dal contrattare delude il venditore che considera questa pratica come uno dei piaceri del mestiere (senza parlare del fatto che ci perderete molto denaro). Non cominciate a discutere se non siete veramente interessati, perché i marocchini danno una notevole importanza alla vostra ultima parola. Se essi accettano il prezzo che avete annunciato, rischiano di prendersela molto nel vedervi abbandonare l’acquisto ed andarvene.
Come muoversi in Marocco.
Le strade del paese sono generalmente in buone condizioni: la rete autostradale ha una lunghezza di 1480 km ed il pedaggio si paga in contanti. In Marocco è riconosciuta la patente italiana per un periodo massimo di 12 mesi: quindi, se gradite ed avete più di 21 anni, potete noleggiare un veicolo. Si raccomanda comunque estrema prudenza nella guida, soprattutto al di fuori dei perimetri urbani, data l’elevata incidentalità, anche mortale, rilevata sulle strade-autostrade marocchine ogni anno. Numerosi sono i distributori di carburante dove si trova benzina senza piombo e gasolio di buona qualità.
In alternativa all’auto a noleggio, ci sono i grandi taxi prenotabili direttamente in loco nelle apposite stazioni (prezzo da contrattare) ed i piccoli taxi da 3 persone che circolano solo in città (prezzo fisso o tariffa come da tassametro). Ci si può muovere anche in bicicletta o in scooter, mezzi alternativi che possono essere affittati (chiedete come negli uffici turistici).
Treni e bus sono attivi in tutto il paese a prezzi fissi: i biglietti sono prenotabili e poco costosi, ma spesso i mezzi sono in ritardo ed è difficile prevedere le loro fermate. In genere i treni funzionano bene e coprono la tratta nord-sud (da Tangeri ad Agadir) e verso est ad Oujda.
I traghetti che collegano il Marocco alla Spagna sono frequenti e veloci: esistono anche collegamenti marittimi settimanali con Genova e Livorno, nonché con la Francia. Il trasporto aereo è di buon livello sia per i voli interni che per i collegamenti con l’Europa: esistono collegamenti con compagnie “low cost”.
Bagaglio per il viaggio in aereo.
Generalmente, per il bagaglio da caricare sull’aereo, valgono le seguenti prescrizioni (a prescindere dalla destinazione), ma possono verificarsi variazioni a seconda della compagnia aerea. Qualora ci siano indicazioni particolari da seguire, sarà nostra cura specificarle in ogni programma di viaggio (che vi preghiamo di leggere sempre con attenzione).
In linea di massima la valigia da stiva non deve superare i 20 kg di peso, il bagaglio a mano (se possibile, usate lo zaino) non deve superare i 5 kg di peso. Il peso in eccedenza dei bagagli si paga (profumatamente) in aeroporto.
Ricordate sempre di mettere su ogni bagaglio il vostro nome, l’indirizzo ed il numero di telefono e di pesare con cura i bagagli prima di partire.