Norvegia: non solo trekking…

La Norvegia è il paese ideale per ogni genere di attività all’aria aperta: dall’escursionismo allo sci, dal ciclismo alla pesca, dalla canoa al safari, ma anche surf, arrampicata, rafting, immersioni, equitazione e sleddog.

Qualunque sia la vostra passione sportiva, la Norvegia offre ogni tipo di ambiente adatto a praticarla. Naturalmente, ogni disciplina comporta la necessità di dotarsi di un equipaggiamento idoneo in merito al quale vi forniremo dettagliate informazioni in ciascun programma di viaggio specifico. Se volete un assaggio, cominciate comunque a dare un’occhiata alle informazioni ed ai consigli che diamo per farvi una prima idea sulla “Vita da trekking” e relativa dotazione minima richiesta.

Escursioni estive.

Tarda primavera, l’estate è alle porte, la neve si ritira sulle montagne e spuntano i primi, timidi fiori: è il periodo ideale per percorrere a piedi i fantastici paesaggi norvegesi.

Che amiate il trekking in montagna, le escursioni lungo la costa o le passeggiate nei boschi, in Norvegia ci sono sempre sentieri da percorrere, sia che vi piaccia raggiungere a piedi le più note località turistiche, sia che preferiate andare alla scoperta dei luoghi più selvaggi ed incontaminati.

Gli itinerari sono moltissimi e richiamano un gran numero di camminatori da tutto il mondo, ognuno con il suo obiettivo: ben 46 parchi nazionali, aperti al pubblico gratuitamente tutto l’anno, offrono ai visitatori la possibilità di cimentarsi nell’avventura che preferiscono.

Sci.

Mettere gli sci ai piedi per i norvegesi è come bere un bicchier d’acqua: un normale gesto quotidiano. Le attività invernali sono profondamente radicate nella cultura norvegese e le discipline sciistiche sono declinate in tutte le loro forme: dalle attività più moderne come lo snowboard ed il freestyle, a quelle più classiche come lo sci di fondo e lo sci alpinismo.

Ci sono piste per il fondo e stazioni per lo sci alpino sparse in tutto il paese, ma le località più rinomate si trovano sulle montagne della Norvegia centrale e orientale. Nelle stazioni sciistiche in alta montagna, la stagione dura dall’autunno alla primavera: gli impianti sui ghiacci, invece, sono aperti anche d’estate.

Le città.

Oslo.

Oslo è la capitale verde dell’Europa: una città metropolitana e cosmopolita che si affaccia sul fiordo omonimo, circondata da colline boscose. Oslo è una città effervescente e straordinaria, dal carattere squisitamente norvegese. Ha un’anima duplice che si palesa, da un lato, nel rispetto della natura in cui è immersa con un’attenzione quasi morbosa all’ecosostenibilità, dall’altro nella corsa verso la modernità che traspare dalle sue architetture d’avanguardia, dai suoi locali scintillanti e dalla sua mobilità efficientissima.

Oslo è anche capitale culturale, attenta all’arte e, soprattutto, alla musica che celebra ogni anno attraverso festival all’aperto e concerti. Ciascuno dei suoi borghi offre qualcosa di speciale e può essere esplorato passeggiando a piedi o in bicicletta in un piacevole e rilassante giro turistico.

Primavera ed estate sono le stagioni ideali per un’escursione nelle vicine foreste, una nuotata nel fiordo, una pedalata nei numerosi parchi cittadini o una visita alle isole in traghetto. Autunno ed inverno sono perfetti per lo sci ed ogni altro tipo di sport invernale: in questo periodo dell’anno, i parchi cittadini coperti di neve si ammantano di una vera e propria aura magica.

Bergen.

Bergen è la porta di accesso ai fiordi: è la seconda città più grande della Norvegia, ma conserva il fascino di un piccolo borgo. Sorge alle pendici delle montagne che la circondano (è nota anche come “la città delle sette montagne”) e si affaccia sul mare con i suoi colorati edifici in legno dal tetto molto spiovente. Il centro cittadino ed i quartieri settentrionali si affacciano sul Byfjord e molti dei suoi sobborghi sono situati su isole.

Anche se le origini di questa cittadina risalgono all’epoca vichinga, oggi Bergen è un centro urbano moderno ed all’avanguardia, ricco di attrazioni turistiche come musei e gallerie d’arte e sede di importanti eventi culturali. Come la maggior parte delle cittadine norvegesi, anche Bergen è circondata dalla natura e questo la rende il punto di partenza ideale per le attività all’aria aperta, soprattutto per l’esplorazione del magico mondo dei fiordi.

Tromsø.

Situata nella regione artica a circa 350 km dal Circolo Polare, Tromsø gode di un clima inaspettatamente mite grazie al passaggio della Corrente del Golfo. È una città dallo spirito poliedrico, dove natura, cultura e gioia di vivere si fondono in un unico abbraccio e dove le autorità locali sono da sempre impegnate in una politica votata all’ecosostenibilità per garantire un’eccellente qualità della vita non solo agli abitanti, ma anche ai turisti.

Animata da una frenetica vita notturna e dalla vivacità dei suoi locali dove si può bere e mangiare in allegra compagnia, Tromsø ospita il Festival Internazionale del Cinema e il Festival Northern Light, due manifestazioni che attirano visitatori da tutto il mondo. Tromsø è anche la meta ideale per incantarsi di fronte a due fenomeni naturali davvero stupefacenti: l’aurora boreale che si può ammirare da settembre a marzo ed il sole di mezzanotte che splende in cielo dalla metà di maggio alla metà di luglio.

È una città immersa nella natura e quindi perfetta per gli amanti degli sport all’aperto, come le escursioni, i giri in mountain bike, la pesca, il kayak e, addirittura, le corse sulle slitte trainate dai cani.

Trondheim.

Trondheim è una cittadina dal fascino discreto, che deve la sua vivacità alla presenza massiccia di studenti che organizzano numerosi eventi di carattere culturale. Ospita alcune delle attrazioni più popolari della regione norvegese del Trøndelag, come l’imponente cattedrale Nidarosdomen costruita sulla tomba di Sant’Olav.

Parecchi sono i musei che propongono offerte culturali molto diverse tra loro, dal Museo Nazionale di Arti Decorative – che offre la terza più grande collezione pubblica di arte norvegese successiva al 1850 – al Rockheim, dedicato alla musica popolare.

Con il tram più settentrionale del mondo si può raggiungere Bymarka, una nota area ricreativa ideale per camminare e fare jogging contraddistinta da una rete di sentieri segnalati che attraversa tutta la riserva e porta a spettacolari punti panoramici.

Trondheim è popolare anche per lo shopping, soprattutto nel quartiere storico di Bakklandet dove numerose botteghe producono i capi che vendono partendo da zero o modificando vecchi abiti e per l’effervescente offerta gastronomica che mette in primo piano il cibo e le birre locali.

Le isole.

Le isole Lofoten.

Le isole Lofoten sono meravigliose: piccoli villaggi di pescatori che con le loro casette colorate punteggiano qua e là magnifici fiordi. La natura è a dir poco spettacolare: non solo fiordi, ma anche montagne maestose ed isole selvagge bagnate dal turbolento Mar di Norvegia.

E poi colonie starnazzanti di uccelli marini, aquile reali che solcano i cieli ed una ricchezza ittica senza pari, vero paradiso per gli amanti della pesca. Tra la fine di maggio e la metà di luglio è possibile ammirare il sole di mezzanotte, mentre da settembre a metà aprile si manifesta l’incanto dell’aurora boreale.

Le Lofoten sono perfette per tutti gli sport che si praticano in acqua, dalle traversate in kayak da isola a isola al surf che si può praticare lungo i litorali costieri delle spiagge più a nord di tutto il pianeta, dall’emozionante rafting nell’oceano alle immersioni subacquee alla scoperta di un universo sottomarino più unico che raro. Sulla terraferma, invece, è possibile dedicarsi ad escursioni, trekking ed allo sci in tutte le sue declinazioni.

Come tutte le amministrazioni locali norvegesi, anche quella delle Lofoten persegue da anni una politica di salvaguardia del territorio improntata ad un’accoglienza ecosostenibile dei flussi turistici, nel rispetto della natura e della qualità della vita degli abitanti di queste splendide isole.

Le isole Svalbard.

A metà strada tra Norvegia e Polo Nord, le isole Svalbard ammaliano da sempre i viaggiatori con la loro bellezza austera. Un ambiente estremamente duro dove la fragile natura artica regna incontrastata con la sua fauna selvaggia: l’orso polare ne è il simbolo per eccellenza.

Le Svalbard sono abitate da poco più di 3.000 persone, la maggior parte delle quali risiedono a Longyearbyen, il più grande insediamento urbano delle isole. Autentica cittadina moderna, oggi Longyearbyen offre una gamma sorprendente di attività culturali come concerti, spettacoli, festival e mostre. A Longyearbyen ci sono anche bar e ristoranti, sia tipici che di lusso, e la fabbrica che produce la birra locale.

Il clima delle isole è naturalmente freddo, ma complessivamente meno rigido rispetto ad altre aree che si trovano alle stesse latitudini (la temperatura media varia dai -14° C d’inverno ai 6° C d’estate). Come sempre, ricorre una grande attenzione per la natura e quasi due terzi della superficie delle Svalbard è protetta: qui si contano ben tre riserve naturali, sei parchi nazionali e quindici santuari dedicati agli uccelli.

I fiordi.

Geirangerfjord e Nærøyfjord sono i fiordi più conosciuti della parte occidentale della Norvegia, porzione di territorio inclusa dall’UNESCO nel suo prestigioso elenco dei patrimoni dell’umanità.

I fiordi sono strette insenature costiere che tagliano le montagne, allungate e profonde, con fianchi ripidi e profilo trasversale a U, plasmate dalle glaciazioni nel corso di ere geologiche: insieme alle loro cascate generate dai ghiacciai perenni offrono ai visitatori uno spettacolo mozzafiato. Foche, focene e diverse specie di pesci nuotano nelle loro acque, mentre aquile ed uccelli marini volano nei loro cieli.

In Norvegia, di fiordi ce ne sono più di mille – lunghi, profondi e pieni di ramificazioni – e sono tutti magnifici, vere e proprie opere d’arte della natura, ognuno con le sue peculiarità, Tanto per citarne alcuni tra i più noti:

  • il Lysefjord, il più meridionale dei fiordi occidentali;
  • il Hardangerfjord, vera e propria icona nazionale, incantevole soprattutto in primavera quando fioriscono i meli;
  • l’Aurlandsfjord, il più lungo, raggiungibile con la pittoresca ferrovia di Flåm;
  • il Nærøyfjord, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, circondato da ripide montagne e splendide cascate;
  • il Sognefjord, chiamato “il re dei fiordi” per la sua lunghezza (si estende per oltre 200 chilometri all’interno del paese) e la sua profondità (ben 1.308 metri nel punto più profondo);
  • il Geirangefjord, il più affascinante dei fiordi, con le sue pareti rocciose quasi verticali e le numerose cascate circondate da cime innevate;
  • lo Hjørundfjord, meno turistico e più selvaggio, ma costellato di piccoli villaggi molto caratteristici lungo le sue coste.

Capo Nord.

Capo Nord, il punto più settentrionale del continente europeo, è una falesia a strapiombo sul Mare glaciale Artico. Pur trovandosi alla stessa latitudine della Siberia, gode di un clima relativamente mite grazie al passaggio delle correnti tropicali atlantiche: ma l’incontro fra il gelido Mare Artico e la calda Corrente del Golfo portata dall’Atlantico genera anche tempeste tanto spettacolari quanto terribili.

Trovandosi a poco più di 500 chilometri oltre il circolo polare artico, è il luogo ideale dove ammirare l’affascinante fenomeno del sole di mezzanotte (dall’11 maggio al 10 di agosto). Nel periodo invernale, pur non sorgendo mai il sole al di sopra dell’orizzonte per circa due mesi e mezzo, Capo Nord è immerso in un crepuscolo perenne che impedisce alla cosiddetta notte polare di avvolgere tutto nel buio totale. È in questo periodo che si manifesta il più spettacolare e magico dei fenomeni naturali: quello dell’aurora boreale.

La cucina norvegese.

Caposaldo della cucina norvegese è la carne d’agnello della pregiata razza ovina che cresce solo qui pascolando nelle vaste pianure incontaminate, nonché quella di altre specie animali autoctone come l’alce, il cervo, la renna ed il gallo cedrone con cui vengono preparati salumi gustosissimi.

Ovviamente non può mancare il pesce: la trota, l’aringa, ma – soprattutto – il merluzzo che viene per lo più essiccato e trasformato in stoccafisso ed il salmone sottoposto ad una sapiente affumicatura.

Protagonista anche il latte di capra con il quale viene prodotto il caratteristico formaggio marrone caramellato (molto simile al fudge), ottimo da gustare con le cialde.

Altre curiosità tipiche della cucina norvegese sono il sale estratto dalle alghe, il “flatbrød” (un tipo di pane secco, croccante e molto sottile), il “lefse” (una cialda soffice di farina, patate, latte e burro), i “waffle” (dolci morbidi e deliziosi) e la marmellata di frutti di bosco.

Ci sono poi i piatti della tradizione tipicamente serviti durante le festività natalizie come il “ribbe” (pancetta di maiale arrosto), il “pinnekjøtt” (costolette d’agnello salate ed essiccate, talvolta affumicate), il “lutefisk” (stoccafisso ammollato in acqua e soda caustica), il “multekrem” (dessert a base di more artiche e panna montata) e gli “småkaker” (biscotti natalizi di vario tipo tra cui i famosi “pepperkaker”, gli omini di pan di zenzero).

Cosa si beve? Ovviamente l’acquavite distillata dalle patate ed aromatizzata con semi di cumino, anice, aneto, finocchio e coriandolo ed il “gløgg”, il vin brulè norvegese.