Per quanto la Tanzania sia un paese molto ospitale, è pur sempre a quasi 10.000 km di distanza dall’Italia e a circa 7 ore di volo: ciò a dire che per clima, cultura, religione e costumi è assai distante dal nostro quotidiano. Per questo motivo è utile ed opportuno approfondire alcuni aspetti del viaggio che non devono essere sottovalutati.

Quando andare in Tanzania: il periodo migliore.

I periodi ideali per visitare la Tanzania sono compresi tra luglio ed agosto e tra dicembre e febbraio quando il clima è più secco.

Geograficamente, la Tanzania si trova ai Tropici: le temperature, quindi, sono piuttosto alte per tutto l’anno. In particolare, il clima è afoso ed umido sulla costa e più fresco sugli altipiani. Nelle fasce costiere il clima è generalmente caldo, ma rinfrescato da costanti brezze marine: la temperatura varia da un minimo di 22° ad un massimo di 30° C. Sugli altopiani, l’altitudine mitiga il forte clima tropicale e le notti possono essere fredde. Sulle cime, il clima è da alta montagna (come sulle nostre alpi in estate): caldo durante le ore di sole, ma si raffredda velocemente al suo calare. 

Generalmente, la stagione delle piogge va da marzo a maggio e da ottobre a dicembre, con possibili variazioni a seconda della zona (il territorio è molto vasto e si estende per circa 945.080 km²).

Situazione politica attuale.

Attualmente non si segnalano criticità legate alla sicurezza interna ed al terrorismo. A causa della presenza di bande armate, sono comunque sconsigliati i viaggi nella regione di Kigoma, nelle aree a nord e a nord-ovest del paese, nei pressi dei campi profughi ed ai confini con il Ruanda, il Burundi e la Repubblica Democratica del Congo.

Prestate sempre molta attenzione, soprattutto nei centri urbani, ai comuni episodi di microcliminalità e, prima di mettervi in viaggio, visitate il sito del Ministero degli Esteri www.viaggiaresicuri.it al fine di ottenere informazioni aggiornate.

Visti, permessi ed aspetti legali.

Permessi di trekking.

I permessi di trekking sono per lo più a carico di Guide Star Mountain, almeno per quanto riguarda l’accesso ai parchi: per l’ascensione alle cime, invece, se i permessi sono o meno a carico dell’organizzazione è specificato nel relativo programma di viaggio.

Documentazione necessaria per l’ingresso nel paese.

Per entrare in Tanzania, occorre il passaporto con almeno 6 mesi di validità dalla data di partenza del viaggio. È necessario anche il visto, che si può richiedere direttamente all’Ambasciata di Tanzania a Roma o al Consolato Onorario di Milano (volendo, ci si può rivolgere anche ad agenzie specializzate).

Ricordiamo che la polizia tanzaniana effettua controlli capillari sulla regolarità dei visti turistici anche dopo l’ingresso dei visitatori nel paese e che, con il visto turistico, non può essere svolta alcuna attività lavorativa né di affari (attività per le quali è necessario ottenere un visto apposito). Frequenti gli arresti e/o i pagamenti di costose ammende.

Formalità valutarie e doganali.

Non esistono particolari restrizioni per l’importazione e l’esportazione di valuta.

Normativa locale relativa all’uso e/o allo spaccio di droga.

Il traffico di qualsiasi droga, incluse quelle leggere, è duramente represso dalla polizia, che dispone di informatori ovunque. Le condanne inflitte dai tribunali per reati di droga sono pesanti e si stanno intensificando i controlli della polizia in aeroporti ed alberghi. All’aeroporto, anche i bagagli dei viaggiatori della sala VIP possono essere ispezionati.

Normativa locale relativa agli abusi sessuali ed alle violenze contro i minori.

Fino ad ora non si sono mai verificati processi o arresti di italiani per accuse di pedofilia o reati sessuali. Ricordiamo comunque che, in tali casi, la legge locale è rigidissima: le condanne per violenza e pedofilia comportano pene da 20 anni fino all’ergastolo. Inoltre, la stampa locale riprende tali notizie con grande evidenza.

Denaro.

Moneta locale.

La moneta locale è lo Scellino tanzaniano (1 € = ca. 2.608,64 Scellini tanzaniani al 03/12/2018).

Valute accettate.

L’Euro ed i Dollari sono ugualmente accettati e convertibili in valuta locale presso i numerosi Uffici di cambio. Le principali banche che offrono servizio Bancomat sono Barclays, NBC e Standard Chartered Bank.

Carte di Credito e Traveller Cheques.

I traveller cheques sono accettati nei principali Hotel di Dar es Salaam, nelle banche ed in alcune agenzie di viaggio della capitale. Le carte di credito non sono molto diffuse e generalmente sono accettate solo nei principali alberghi delle maggiori città. Le più comuni sono Visa, Master Card e Diners Club; spesso viene applicata una commissione su ogni acquisto del 5-10%.

Lingua.

Le lingue ufficiali della Tanzania sono lo kishwahili e l’inglese.

Chiamate telefoniche.

Per le chiamate dalla Tanzania verso l’Italia il prefisso è +39. Per le chiamate dall’Italia verso la Tanzania il prefisso è +255.

Fuso orario.

La Tanzania è due ore avanti rispetto a Roma (un’ora quando in Italia vige l’ora legale).

Elettricità.

In Tanzania viene erogata corrente alternata a 220 Volt. Le prese elettriche sono del tipo a tre spine, due piatte ed orizzontali ed una verticale; è opportuno, quindi, munirsi di apposito adattatore.

Aspetti sanitari.

Per entrare nel paese, le vaccinazioni non sono obbligatorie, ma sono comunque consigliate quelle contro la malaria e la febbre gialla (si ricorda che la normativa è soggetta a continui cambiamenti: è bene quindi informarsi presso l’ASL di fiducia prima di partire). La malaria in Tanzania è endemica; oltre al colera sono presenti altre malattie come tifo, paratifo, epatite virale (A, B e C) e tetano. L’AIDS è estremamente diffusa ed è la seconda causa di morte dopo la malaria (il 10% circa della popolazione è sieropositiva).

Il sistema sanitario locale è carente per quanto riguarda il personale, le attrezzature, la disponibilità di farmaci specifici: la situazione è particolarmente grave nelle province. L’evacuazione di infermi è possibile in aereo da Dar Es Salaam o Zanzibar per l’Europa, per il Kenya o per il Sudafrica, ma se un incidente dovesse occorrere nell’interno del paese i rischi sarebbero elevati, date le difficoltà di comunicazione e di trasporto. In proposito si sottolinea la necessità di stipulare un’assicurazione a copertura di tutti i rischi, con particolare riguardo al rimborso delle spese relative ad un eventuale rimpatrio di emergenza. Le trasfusioni di sangue comportano un’altissima probabilità di contrarre l’AIDS.

È consigliabile acquistare bevande in contenitori sigillati e trattare l’acqua per uso alimentare (bollitura per oltre venti minuti, filtrazione, decantazione). Da evitare verdura e frutti di mare non sottoposti a cottura. Bere acqua e bibite imbottigliate senza aggiungere ghiaccio.
Ad eventuali primi sintomi di malessere (vomito, febbre, diarrea) consultare immediatamente i medici (anche locali) e richiedere le analisi.

Prima della partenza è preferibile consultare un medico specialista per l’eventuale profilassi antimalarica o altre vaccinazioni. Particolare attenzione alle visite mediche prima della partenza è da raccomandare a chi intenda affrontare escursioni ad alta quota sul Kilimangiaro: lo stress fisico è notevole, non ci sono possibilità di utilizzare bombole di ossigeno, né un pronto soccorso attrezzato lungo l’itinerario. In passato si sono verificati casi d’infarto.

Mance.

Le mance non sono obbligatorie, ma sono sempre molto apprezzate. Dopo un safari, è consuetudine dare una mancia all’autista.

Come muoversi in Tanzania.

Nelle città, il mezzo più adatto per spostarsi è il taxi: spesso le vetture non sono dotate di tassametro, quindi è opportuno mettersi d’accordo sul prezzo prima di affrontare il tragitto. Ci sono poi i minibus, più lenti ed economici dei taxi, ma sempre sovraffollati e difficili da scegliere: se non si conosce già il percorso, non si capisce mai bene quale prendere.

Gli autobus sono sicuramente il mezzo più popolare e diffuso, ma giungere a destinazione incolumi ed in orario dipende da un sacco di fattori: lo stato della strada, il traffico, i guasti, le capacità del pilota… Insomma, un terno al lotto! In Tanzania ci sono anche i treni; ma puntualità e velocità non sono il loro forte.

Mancano invece del tutto le autostrade anche se, qualora vi andasse di guidare, potete noleggiare un’auto usando la vostra patente italiana. In questo caso, però, dovete stipulare un’assicurazione provvisoria sul posto perché la RCA italiana non è riconosciuta.

Ultima opzione per spostarvi in Tanzania, l’aereo. Ci sono diverse compagnie locali che effettuano voli interni a tariffe molto economiche. Per raggiungere Zanzibar è possibile prendere un traghetto da Dar Es Salaam.

Bagaglio per il viaggio in aereo.

Generalmente, per il bagaglio da caricare sull’aereo, valgono le seguenti prescrizioni (a prescindere dalla destinazione), ma possono verificarsi variazioni a seconda della compagnia aerea. Qualora ci siano indicazioni particolari da seguire, sarà nostra cura specificarle in ogni programma di viaggio (che vi preghiamo di leggere sempre con attenzione).

In linea di massima la valigia da stiva non deve superare i 20 kg di peso, il bagaglio a mano (se possibile, usate lo zaino) non deve superare i 5 kg di peso. Il peso in eccedenza dei bagagli si paga (profumatamente) in aeroporto.

Ricordate sempre di mettere su ogni bagaglio il vostro nome, l’indirizzo ed il numero di telefono e di pesare con cura i bagagli prima di partire.