La Turchia è un paese che vale davvero la pena visitare: purtroppo è una terra agitata da molteplici contraddizioni interne e da confini turbolenti. Vi consigliamo pertanto di leggere con attenzione le informazioni utili che riportiamo in questa pagina in modo da affrontare il viaggio verso questo paese con la giusta preparazione e consapevolezza.

Quando andare in Turchia: il periodo migliore.

Il periodo migliore per andare in Turchia è durante la primavera, ma anche l’autunno è consigliato: in queste stagioni, infatti, le temperature non raggiungono i picchi afosi dell’estate e le piogge sono meno insistenti che in inverno. La Turchia è comunque un paese piuttosto vasto: pertanto il clima varia a seconda della regione e delle relative caratteristiche geografiche.

La costa mediterranea è contraddistinta da estati calde (a luglio ed agosto le temperature raggiungono anche i 35° C) con scarse precipitazioni ed inverni miti (durante i quali le piogge sono un po’ più frequenti). La costa che si affaccia sul Mar Nero (più freddo sicuramente del Mediterraneo) è più umida (piove abbondantemente), ma anche qui le estati sono calde e gli inverni miti (è comunque possibile qualche nevicata verso ovest). La parte centrale del paese (l’altopiano dove predominano steppe e rilievi montuosi) presenta un clima di tipo continentale con estati particolarmente calde ed aride ed escursioni termiche importanti durante la notte.

Il clima di Istanbul è particolare: pur se di tipo mediterraneo, è caratterizzato da inverni freddi con nevicate abbondanti da dicembre a febbraio ed estati calde ed afose, con temperature che raggiungono anche i 35°C tra luglio ed agosto.

Situazione politica attuale.

Lo stato di emergenza dichiarato a seguito del tentato golpe del 2016 è ormai cessato, ma raccomandiamo cautela perché rimane alto il livello dei controlli effettuati dalle autorità di polizia anche sui cittadini stranieri. Si consiglia altresì di mantenere alta la soglia di attenzione – soprattutto ad Istanbul e nelle principali destinazioni turistiche – in relazione a due fenomeni: il terrorismo e la criminalità comune. Infine, è opportuno evitare alcune zone a particolare rischio quali il confine con la Siria e le aree più remote o di montagna nelle province sud orientali del paese.

Prima di mettervi in viaggio, vi invitiamo comunque a visitare il sito del Ministero degli Esteri www.viaggiaresicuri.it al fine di ottenere informazioni aggiornate.

Visti, permessi ed aspetti legali.

Permessi di trekking.

I permessi di trekking sono per lo più a carico di Guide Star Mountain, almeno per quanto riguarda l’accesso ai parchi: per l’ascensione alle cime, invece, se i permessi sono o meno a carico dell’organizzazione è specificato nel relativo programma di viaggio.

Documentazione necessaria per l’ingresso nel paese.

L’ingresso in Turchia è consentito con la sola carta d’identità valida per l’espatrio (perfettamente integra e valida 5 mesi minimo) esclusivamente a chi entra attraverso tutte le frontiere per via aerea e marittima e a chi entra dal confine greco e bulgaro per via ferroviaria e per via terra.

Il passaporto (perfettamente integro e valido 5 mesi minimo) è necessario per chi entra nel paese (via terra e via ferroviaria) dai confini del sud-est ed est della Turchia ovvero dalle frontiere con la Georgia, l’Azerbaigian – exclave del Nakhicevan, l’Iran, l’Iraq e la Siria (la frontiera con l’Armenia risulta, al momento, chiusa). In ogni caso, il passaporto deve avere almeno una pagina libera, per l’apposizione dei timbri di entrata ed uscita.

Il visto di ingresso per motivi turistici non è necessario per un periodo massimo di 90 giorni nell’arco di 180 giorni.

Formalità valutarie e doganali.

Non sono previste restrizioni all’importazione di valuta straniera per i visitatori temporanei. Per non incorrere in pesanti ammende bisogna evitare l’acquisto – al di fuori dei normali circuiti commerciali – di coralli, pesci fossili ed oggetti di antiquariato.

Denaro.

Moneta locale.

La moneta locale della Turchia è la Nuova Lira Turca (1 Euro = 6.03 Nuove Lire Turche al 30.11.2018).

Valute accettate e cambi.

Nel paese, è possibile cambiare valuta presso gli uffici cambio, le banche e gli hotel. Gli Euro sono ben accetti: nei maggiori centri turistici, talvolta, è possibile effettuare pagamenti direttamente con questa valuta.

Carte di Credito e Traveller Cheques.

Sono accettate tutte le carte di credito internazionali; nelle grandi città e nei più importanti centri turistici sono presenti numerosi sportelli Bancomat.

Lingua.

La lingua ufficiale del paese è il Turco, ma sono parlati anche il Curdo, l’Armeno ed il Greco. Nelle località turistiche più importanti è possibile comunicare utilizzando l’Inglese.

Chiamate telefoniche.

Per le chiamate dalla Turchia verso l’Italia il prefisso è +39.
Per le chiamate dall’Italia verso la Turchia il prefisso è +90.
La rete GSM copre quasi tutto il paese. La rete GSM 1800 funziona nei dintorni di Istanbul, nella regione costiera del Mar Nero, nonché lungo la costa sud, nei dintorni di Antalya.

Fuso orario.

La Turchia è un’ora avanti rispetto all’Italia durante il periodo estivo e due ore durante il periodo invernale.

Elettricità.

La corrente è erogata ad una tensione di 230 Volt ed una frequenza di 50 Hz; le spine elettriche più diffuse sono quelle di tipo C a due poli (eurospine) e di tipo F (le schuko), come quelle che usiamo in Italia.

Aspetti sanitari.

In Turchia, la situazione sanitaria è complessivamente buona, anche se le cliniche private hanno uno standard superiore rispetto alle strutture pubbliche. Le prestazioni mediche per i cittadini stranieri sono a pagamento: si consiglia pertanto di stipulare, prima di intraprendere il viaggio, una polizza assicurativa internazionale che preveda – oltre alla copertura delle spese sanitarie – anche l’eventuale rimpatrio d’emergenza.

Non esistono obblighi vaccinali per l’ingresso nel paese: il Ministero della Sanità turco richiede ai soli passeggeri in partenza per o provenienti da Paesi con regioni colpite da poliomielite endemica (in particolare Afghanistan, India, Pakistan, Nigeria e Tagikistan) che dimostrino di essere vaccinati contro tale malattia.

Durante la permanenza nel paese, si consiglia l’adozione di misure contro la puntura di insetti. Da alcuni anni si segnalano, in particolare nelle zone dell’Anatolia centrale ed orientale, diversi casi di febbre emorragica causati dalla puntura di zecche.

Nel periodo estivo – ed in particolare nel sud-est anatolico – si deve prestare particolare attenzione anche all’acquisto di bevande (l’acqua non è potabile) ed alimenti onde evitare affezioni tifoidee e gastrointestinali che potrebbero dare origine a patologie infettive più gravi. Si richiama inoltre l’attenzione sul rischio derivante dalla presenza di colibatteri “E” in taluni prodotti e confezioni alimentari. In particolare, è sconsigliato l’acquisto di carne macinata e di diversi tipi di antipasti e insalate miste già confezionate.

Mance.

In Turchia, la mancia è molto meno istituzionalizzata rispetto ad altri paesi dell’area mediorientale: nonostante ciò, è consuetudine lasciare circa il 5-20% del conto complessivo a tassisti, facchini ed addetti al tavolo nei ristoranti dove non sia già inclusa nel servizio.

Come muoversi in Turchia.

Per spostarsi all’interno del paese con rapidità è possibile utilizzare i voli interni che partono dagli aeroporti di Istanbul ed Izmir. Se si preferisce il trasporto via terra, è possibile optare per le seguenti soluzioni:

  • il treno, tenendo presente che la rete ferroviaria non è efficientissima (i treni sono piuttosto lenti);
  • l’auto condotta autonomamente con la patente nazionale, sia che sia la propria (è consentita la circolazione dei veicoli con targa italiana con copertura assicurativa della Carta verde, che deve includere tutta la Turchia) o che sia noleggiata. Attenzione però agli automobilisti turchi ed alla loro guida talvolta un po’ “approssimativa”!;
  • il taxi, ottimo per tragitti brevi e molto conveniente;
  • il dolmus, piccolo autobus economico che funge da taxi collettivo con fermate a richiesta;
  • i pullman a lunga percorrenza, ideali per godersi il panorama ed assaporare il viaggio inteso come spostamento da una meta all’altra attraverso paesaggi sconosciuti;
  • la metropolitana, circolante però nella sola Istanbul.

Mezzi alternativi per muoversi nel paese sono il traghetto (aliscafi e ferry con rotte nel Mar di Marmara e nel Mar Nero) e il caicco (classica imbarcazione ottomana in legno utilizzata ancora oggi lungo la costa mediterranea e sul Bosforo).

Bagaglio per il viaggio in aereo.

Generalmente, per il bagaglio da caricare sull’aereo, valgono le seguenti prescrizioni (a prescindere dalla destinazione), ma possono verificarsi variazioni a seconda della compagnia aerea. Qualora ci siano indicazioni particolari da seguire, sarà nostra cura specificarle in ogni programma di viaggio (che vi preghiamo di leggere sempre con attenzione).

In linea di massima, la valigia da stiva non deve superare i 20 kg di peso ed il bagaglio a mano (se possibile, usate lo zaino) non deve superare i 5 kg di peso. Il peso in eccedenza dei bagagli si paga (profumatamente) in aeroporto. Ricordate di mettere su ogni bagaglio il vostro nome, l’indirizzo ed il numero di telefono e pesare con cura i bagagli prima di partire.