Trekking in Argentina.

La Cordigliera delle Ande si snoda per ben 7200 km attraversando sette stati dell’America meridionale, tra cui l’Argentina dove si trova la sua punta più alta: l’Aconcagua (6962 mt). Quale migliore presentazione per gli appassionati di trekking e sport di montagna? Escursioni, spedizioni alpine, arrampicate su ghiaccio, scialpinismo: ogni disciplina trova qui il suo terreno ideale!

Se avete deciso di dedicarvi a queste adrenaliniche attività durante il vostro soggiorno in Argentina, è bene che – per prima cosa – facciate un check di tutto quello che dovete mettere in valigia: in proposito, vi invitiamo a leggere attentamente le informazioni ed i consigli utili che diamo sulla “Vita da trekking”.

NB.: In Argentina sono tantissime le destinazioni ideali per gli sport di montagna, ma di seguito troverete indicazioni solo per il trekking dell’Aconcagua (che si trova nella parte settentrionale del paese). Per quanto riguarda gli altri itinerari, vi rimandiamo alle pagine relative alla Patagonia ed all’Altipiano Andino.

L’Aconcagua.

Situato nella Cordigliera andina in territorio argentino alla latitudine di Mendoza e Santiago del Cile, l’Aconcagua rappresenta la massima elevazione di tutto il continente americano.

Con i suoi 6962 mt di quota (quasi 7000!), rappresenta un obiettivo alpinistico molto interessante per la sua altezza, anche se di modeste difficoltà tecniche: è possibile infatti raggiungerne la vetta semplicemente camminando… o poco più. Questa caratteristica ne fa una cima che pochi riescono a raggiungere, proprio perché il suo facile accesso attira da sempre schiere di sprovveduti escursionisti da tutto il mondo destinati perlopiù a clamorosi insuccessi. Anche l’Everest si raggiunge solo camminando o poco più, ma essendo forse la montagna più alta (e più costosa) della terra, incute ancora una giusta dose di soggezione.

L’Aconcagua, invece, incute soggezione solo quando lo si conosce da vicino… a quel punto, è ormai troppo tardi! Tranquilli, non vogliamo spaventarvi: vi stiamo solo fornendo scrupolosamente le informazioni necessarie per non avere brutte sorprese. Non è cosa assolutamente da sottovalutare il fatto di “camminare” a quasi 7000 metri di quota ed è cosa che prevede una lunga esperienza di montagna oltre che a buoni muscoli nelle gambe.

La difficoltà vera e propria dell’ascensione sta nell’organizzare alla perfezione le tappe di acclimatazione e la logistica dal Campo Base alla vetta. Questo importante aspetto presuppone una grandissima esperienza di alte quote e delle reazioni che l’organismo umano ha sotto il profilo psico-fisico quando è sottoposto al forte stress generato da tali attività. Non vogliamo sembrare esagerati, ma vorremmo non sottovalutaste questa ascensione e che vi approcciaste alla salita dell’Aconcagua ben preparati… semplicemente perché saremmo felici che tutti i partecipanti raggiungessero la vetta!

E qui entra in gioco la sapienza della Guida Alpina d’alta quota. Una Guida Alpina d’alta quota non vi porta di certo in spalla, ma saprà far rendere al meglio le vostre energie mentali e fisiche, commisurandole con l’impegno delle varie tappe ed alternando sapientemente gli sforzi ai recuperi, basandosi sulle vostre possibilità individuali, armonizzando il gruppo e cercando di rendere “piacevole” anche il più grande degli sforzi.
L’obiettivo della Guida è trasmettervi tutta la sua esperienza, sia in relazione al terreno, sia derivante dall’aver guidato tante persone diverse alla conquista di tante montagne differenti.

L’ambiente che circonda l’Aconcagua è uno stupendo deserto d’alta quota con aria secca e tersa, a volte forti venti, poca neve e molta polvere che – affrontato con preparazione ed umiltà – può rivelarsi un luogo straordinario, dove le tensioni per la salita possono stemperarsi al Campo Base durante una bevuta in compagnia di alpinisti dalle nazionalità più varie e tra racconti epici ed improbabili di “arrieros” (mulattieri) ed altri personaggi locali.

L’Aconcagua può rappresentare anche un obiettivo ambito per l’escursionista alpino esperto di alte quote ed ascensioni lungo le normali dei nostri 4000, preparato alla fatica e ben motivato. A questo proposito, partecipare ad uno dei nostri “Tour Alpini” (gli itinerari estivi sui 4000 italiani) può rappresentare un buon banco di prova: le Alpi rappresentano infatti un ottimo terreno per allenarsi in vista di questa importante ascensione. Anche praticare attività fisiche alternative alla montagna che prevedono una buona componente aerobica (ad esempio footing, ciclismo, step, spinning, etc…) può giocare un ruolo importante per affrontare con successo l’ascesa al “Tetto d’America”.

Le Cascate di Iguazù.

Le impressionanti Cascate di Iguazú sono generate dal fiume omonimo al confine tra la Provincia argentina di Misiones e lo Stato brasiliano del Paraná. Comprendono un sistema di 275 cascate con altezze che arrivano fino agli 80 metri, che si estende per 2,7 km e con una portata d’acqua di 1,9 milioni di metri cubi al secondo.

Le cascate sono immerse in un ambiente caratterizzato da clima sub-tropicale e foreste lussureggianti e possono essere visitate dal lato argentino percorrendo tre circuiti (quello superiore, quello inferiore e quello della Garganta del Diablo) oppure due sentieri. Dal circuito superiore si godono panorami spettacolari sulle cascate; con il circuito inferiore si passa ai loro piedi all’interno della foresta. Con il circuito della Garganta del Diablo, si giunge al balcone panoramico sopra la maestosa Gola del Diavolo che permette di avvicinarsi a pochi metri dalla cascata più imponente di tutto il complesso di Iguazú, frastornati dal rumore assordante dell’acqua.

Durante i percorsi si cammina su passerelle poste pochi metri sopra l’acqua, si ammirano arcobaleni meravigliosi e si incontrano tante specie animali come scimmie ed uccelli di ogni tipo. Oltre allo spettacolo naturalistico, questo paradiso offre la possibilità di affrontare un sacco di avventure emozionanti, dal canyoning in gommone ai giri in elicottero sopra le cascate stesse.

Città e villaggi.

El Calafate.

El Calafate è una piccola cittadina della Patagonia meridionale: è situata sulla riva meridionale del Lago Argentino, circa 320 km a nord-est di Río Gallegos, il capoluogo. Il suo nome deriva da un piccolo arbusto dai fiori gialli molto comune in Patagonia.

El Calafate è un’importante meta turistica, essendo punto di partenza per diverse mete d’interesse del Parco Nazionale Los Glaciares, fra i quali il ghiacciaio Perito Moreno (uno dei più visitati al mondo), il Cerro Chaltén (Fitz Roy) ed il Cerro Torre.

La sua storia ebbe inizio nei primi decenni del XX secolo: in origine, costituiva semplicemente un rifugio per i commercianti di lana. Fu fondata ufficialmente nel 1927 dal governo argentino per promuovere un incremento della popolazione. Ma il piccolo villaggio, già fornito di energia elettrica, non crebbe finché non fu creato il parco nazionale e costruite strade migliori per raggiungerlo.

El Chaltén.

El Chaltén è un piccolo villaggio di montagna nella Provincia di Santa Cruz situato nel Parco Nazionale Los Glaciares (nella zona del Lago Viedma) alla base del Cerro Torre e del Cerro Chaltèn. Grazie alla sua posizione strategica, questo villaggio è il punto di riferimento per trekkers ed arrampicatori di tutto il mondo, tanto da essere stato definito la “Capitale Nazionale del Trekking”. Durante la stagione turistica viene letteralmente preso d’assalto, mentre in bassa stagione torna ad essere quasi deserto.

Buenos Aires.

Buenos Aires, capitale dell’Argentina, è una delle più grandi metropoli sudamericane e sede di uno dei maggiori porti del continente. Sorge sulle sponde del Rio de la Plata (considerato il fiume più largo del mondo) e del Riachuelo, che confluisce nel Rio de la Plata nel quartiere de La Boca.

Tra gli edifici signorili risalenti al XIX secolo della centralissima Plaza de Mayo, si trova la Casa Rosada, il celebre palazzo presidenziale.

La città, caratterizzata da un respiro fortemente cosmopolita così come tutte le città portuali, vanta diversi punti di interesse storico-culturale come il grande Teatro Colòn con i suoi 2500 posti a sedere ed il museo Malba con le sue opere d’arte tipicamente latinoamericane. I quartieri più importanti sono il Microcentro (il quartiere degli affari), la Recoleta con i suoi negozi di lusso ed il cimitero dove giace Eva Peròn, il quartiere di San Telmo dove si tiene una famosa fiera dell’antiquariato ed il quartiere italiano di La Boca con le sue baracche di zinco dai colori vivaci e lo stadio.

Famose per lo shopping e le boutique prestigiose sono alcune strade della capitale come via Florida ed i viali alberati del quartiere Palermo.

Ushuaia.

Ushuaia, capitale della provincia argentina della Terra del Fuoco, è la città più australe del mondo insieme a Puerto Williams in Cile (ma più popolosa di quest’ultima): si trova sulla costa meridionale dell’isola della Terra del Fuoco, immersa in un paesaggio circondato da montagne che domina il Canale Beagle.

In considerazione della sua posizione geografica, Ushuaia ha un clima molto particolare: inverni non eccessivamente rigidi (temperature medie attorno ad 1° C), estati non calde (medie di circa 10° C) e poche precipitazioni (leggermente più abbondanti nei mesi autunnali). I principali luoghi di interesse turistico sono:

  • le isole nel Canale Beagle, dove vivono uccelli, pinguini ed orche;
  • il “Faro in capo al mondo”, reso famoso da Jules Verne nel romanzo omonimo;
  • il “Càrcel de Ushuaia y Presidio Militar”, la prigione costruita dagli stessi carcerati (che hanno contribuito ad edificare anche la città) oggi divenuta sede di un museo;
  • il “Museo Maritimo de Ushuaia”.

Le principali regioni geografiche.

La Pampa.

Comprende le pianure ad ovest ed a sud di Buenos Aires. Le pianure chiamate “pampa umida” coprono gran parte delle province di Buenos Aires e Córdoba ed un’ampia porzione delle province di Santa Fe’ e di La Pampa. Quelle denominate “pampa secca” occupano la parte occidentale della provincia di La Pampa e di quella di San Luis e sono più asciutte ed adibite principalmente a pascolo.

La Sierra de Córdoba, nella provincia omonima, è la regione geografica prevalentemente montagnosa più importante e turistica dell’intera pampa.

Il Gran Chaco.

La regione del Gran Chaco, nel nord del paese, copre le province di Chaco e Formosa: è adibita principalmente alla coltura del cotone ed all’allevamento di bestiame. Alterna periodi stagionali in cui è estremamente secca ed altri in cui è molto umida: per questo motivo, è caratterizzata da un paesaggio molto vario che vede il susseguirsi di foreste subtropicali, terreni aridi e zone paludose. La provincia di Santiago del Estero si trova nella parte più arida del Gran Chaco.

La Mesopotamia argentina.

La zona tra i fiumi Paraná ed Uruguay chiamata Mesopotamia argentina è divisa tra le province di Corrientes ed Entre Ríos: è caratterizzata da pianure adatte al pascolo ed alla coltivazione. La parte centrale di Corrientes, invece,è prevalentemente paludosa.

Ancora diversa la provincia di Misiones, con un clima tipicamente tropicale: per caratteristiche geografiche, è molto simile all’altopiano brasiliano. È coperta da foreste pluviali subtropicali e regno delle splendide Cascate dell’Iguazú.

La Patagonia.

La parte della Patagonia che si trova in Argentina è divisa da quella cilena dalla catena montuosa delle Ande: rispetto a quella cilena, caratterizzata da fiordi glaciali e foreste pluviali, nella Patagonia argentina prevalgono steppe aride, praterie e deserti. Le sue steppe coprono la maggior parte del territorio delle province di Neuquén, Río Negro, Chubut e Santa Cruz. Gran parte della regione è semi-arida a nord e fredda ed arida all’estremo sud: ma le foreste crescono sul suo confine occidentale, interrotte da diversi grossi laghi.

Dal punto di vista geomorfologico, la Patagonia si può suddividere in due aree distinte:

  • la Patagonia andina caratterizzata dalle estreme propaggini della cordigliera con le loro cime intervallate da valli e ghiacciai, i laghi di montagna ed i boschi di conifere;
  • la Patagonia extrandina caratterizzata da altipiani, steppe e ventose aree semidesertiche che si estendono fino all’Oceano Atlantico.

La Provincia della Terra del Fuoco (ufficialmente Provincia di Terra del Fuoco, Antartide ed Isole dell’Atlantico del Sud) è all’estremità meridionale della regione: ha un clima freddo ed umido, moderato dalle influenze atlantiche.

Il Cuyo.

La regione del Cuyo è situata nella parte centro-occidentale dell’Argentina a ridosso dell’imponente Cordigliera delle Ande. È caratterizzata da un territorio prevalentemente montuoso e, infatti, vanta alcuni dei rilievi più alti di tutto il paese (l’Aconcagua primo fra tutti). Il suo suolo è arido, attraversato da pochi fiumi per lo più alimentati dallo scioglimento delle nevi e dei ghiacciai: il loro volume d’acqua aumenta considerevolmente in primavera.

La regione è fortemente vocata all’agricoltura: olivi, patate, pomodori e frutta sono le coltivazioni più diffuse. Ma la produzione più importante è quella vitivinicola.

Il Noroeste argentino.

La regione del Noroeste vanta la maggiore altitudine media: dominano infatti l’area diverse catene montuose parallele fra loro, molte delle quali con vette superiori ai 6.000 metri. Le montagne racchiudono fertili vallate fluviali, la più importante delle quali è la Valle del Calchaquí nelle province di Catamarca, Tucumán e Salta.

Più a nord, la provincia di Jujuy – vicino alla Bolivia – occupa prevalentemente l’altopiano delle Ande Centrali. Il Tropico del Capricorno attraversa l’estremo nord della regione.

Mari ed aree costiere.

L’Argentina vanta ben 4.725 chilometri di linea costiera: Mare Argentino è il nome dato al settore dell’oceano Atlantico che bagna questi litorali. Esso comprende l’area che va dall’estuario del Río de la Plata a nord fino all’Isola degli Stati a sud ed è ricchissimo di fauna ittica. La linea costiera argentina è molto suggestiva; alterna morbide dune di sabbia ad aspre scogliere.

Le due principali correnti oceaniche che toccano la costa sono la Corrente del Brasile (calda) e la Corrente delle Falkland (fredda): a causa della variabilità della massa costiera, le due correnti alternano la loro influenza sul clima e non permettono alle temperature di scendere a picco con l’aumentare della latitudine. La costa meridionale della Terra del Fuoco forma la sponda settentrionale del Passaggio di Drake.

Le estremità.

Il punto più orientale dell’Argentina continentale si trova a nordest della città di Bernardo de Irigoyen, provincia di Misiones; il punto più occidentale è la catena del Mariano Moreno nella provincia di Santa Cruz. Il punto più settentrionale si trova alla confluenza dei fiumi Grande de San Juan e Mojinete, provincia di Jujuy; quello più meridionale è Capo San Pío, nella Terra del Fuoco.

La cucina argentina.

I piatti tipici della cucina argentina sono quasi tutti di origine europea, in particolare spagnola ed italiana. Quella argentina è una sorta di dieta mediterranea, nella quale è stata introdotta la carne bovina come protagonista assoluta in tutte le sue forme: bistecca churrasco o bife (tipica bistecca grossa con o senza osso), escalope (scaloppa rosolata con farina di frumento), milanesa (la nostra cotoletta), albóndigas (polpette di manzo), chorizos (salsiccie grosse di carne bovina o suina che vengono arrostite e mangiate nel choripán), morcillas, longaniza.

Le carni prodotte in questi territori sono tra le più pregiate al mondo ed è per questo motivo che in Argentina prospera la tradizione dell’Asado alla griglia o in cuoio (tipico della campagna), alla piastra o al forno (tipico cittadino) e della Parilla (grigliata). Come accompagnamento non può mancare il “chimichurri“, condimento fondamentale a base di cipolla, aglio, pomodori e prezzemolo finemente tritati e mescolati con olio ed aceto. Altro piatto nazionale sono le Empanadas, fatte di pasta ripiena con ingredienti che variano a seconda della tradizione culinaria della regione dove sono preparate.

E poi lo il Dulce de Leche, forse un po’ stucchevole per i nostri palati europei, ma senz’altro insostituibile nella maggior parte delle preparazioni dolciarie argentine. Bevanda tipica è il Mate, infusione preparata con le foglie dell’erba omonima, una pianta originaria del Sud America; ma l’Argentina vanta anche una produzione di vini eccellenti ormai famosi in tutto il mondo.